· Dichiarazione di Marco Perduca, co-vicepresidente del senato del Partito Radicale Nonviolento eletto Senatore nelle liste del Pd:
"Spero che nei vari incontri che ci saranno in questi giorni tra la delegazione vietnamita e le autorità del 'bi-stato' Italia/Vaticano, si pretenda una chiara spiegazione delle ragioni per cui a Marco Pannella e a me il 23 dicembre del 2008 fu proibito l'imbarco a Phnom Penh per Saigon. Entrambi avevamo un visto regolarmente rilasciato sui nostri passaporti di servizio da parte dell'ambasciata vietnamita di Roma rilasciati perché, dopo anni di duro confronti, avevamo ottenuto un incontro col
vice-presidente dell'Assemblea nazionale ad Hanoi; per decisione di un'agenzia di viaggio, non fummo fatti salire sul volo della compagnia di bandiera del Vietnam.
La bi-stato sappia quindi che si accinge ad allargare la cooperazione con un paese dove non esiste la certezza del diritto - e quindi non esistono diritti per alcuno che non sia membro delle gerarchie - e che le promesse valgono l'arco di una giornata. Dico questo perché tra le 'scuse'
ufficiali della visita dei vietnamiti in Italia ci sarebbe anche l riconoscimento della libertà di culto di circa sei milioni di cattolici nel paese. Uno dei motivi della visita della delegazione del Partito Radicale era anche quello di incontrare il leader della Chiesa Buddista unificata del Vietnam Tich Quang Do, ai domiciliari da quasi 20 anni, colle comunità protestanti dei Montagnard sugli altopiani centrali, che non possono professare la propria fede, nonché la comunità cattolica che nel mese di settembre dell'anno scorso aveva organizzato manifestazioni di massa in piazza contro il governo liberticida”.
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