Il movimento radicale, in tutte le sue componenti, rende omaggio alla figura di Giuliano Vassalli, grande giurista, costituzionalista, socialista, il cui pensiero e la cui azione hanno attraversato per intero settant’anni della vita repubblicana: dal momento delle difficili scelte che il movimento socialista dovette compiere con la scissione di Palazzo Barberini, agli anni del suo insegnamento del diritto penale che ha formato generazioni di professionisti, magistrati e avvocati, fino alla sua esperienza di ministro della Giustizia che portò a compimento la riforma del codice di procedura penale – purtroppo presto tradita e svilita -, e alle sue funzioni prima di giudice e poi di presidente della Corte Costituzionale.
Il movimento radicale, che pure ebbe con lui in passato profondi motivi di divergenza, in particolare sui problemi delle tossicodipendenze, ne ricorda con gratitudine l’adesione al tentativo compiuto da Radicali e Socialisti nel 2006 di superare, con la Rosa nel pugno, una stagione di debolezze e di divisioni e la sua ferma presa di posizione contro la truffaldina interpretazione della legge elettorale che impedì l’insediamento di otto senatori regolarmente eletti, di cui quattro della Rosa nel pugno.
Nel panorama di un sistema politico profondamente inquinato e corrotto dalla illegalità e da un incontrollato abuso del potere, Giuliano Vassalli è uno di quegli uomini che ha sicuramente rappresentato la possibilità di un’Italia diversa, rispettosa del diritto e della democrazia.
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