Trasmissione Fazio-Saviano-UDC, Farina Coscioni: pretestuosa la richiesta di par condicio per la comparsa di Englaro e Welby. Il partito dell’accanimento terapeutico, della sofferenza inutile e fine a se stessa ha parlato ovunque

Vieni via con me

Ai tanti – e segnatamente gli esponenti dell’UdC e i clericali del PdL – che in queste ore invocano una sorta di par condicio a “Vieni con me” di Saviano e Fazio, in “riparazione” alla puntata in cui hanno potuto esprimersi (finalmente!) Beppino Englaro e Mina Welby, ricordo:

a) Englaro e Welby sono stati invitati non come esponenti politici o di associazione. Dunque la richiesta di politici a nome di questa o quella organizzazione è infondata;
b) le posizioni di cui si fa interprete il sedicente partito della vita – che è più propriamente il partito dell’accanimento terapeutico, della sofferenza inutile e fine a se stessa – sono state
abbondantemente ospitate in talk show, telegiornali, programmi di approfondimento. In
quelle occasioni nessuno di lor signori ha mai invocato la “par condicio”;
c) chiedo dov’erano i tanti dell’UdC e del PdL quando, con i miei compagni radicali e dell’associazione Luca Coscioni, lottavo per la questione dei Livelli essenziali di assistenza e l’aggiornamento del nomenclatore degli ausili e delle protesi. Questo loro improvviso interessamento ai problemi dei malati, è uno scoperto tentativo di accattare voti e consensi davvero cinico, penoso e, anche, volgare.
Il problema non è di chi arriva prima sul fronte di lotta ma se sui Nuovi Lea dico che siamo soli rappresento la semplice realtà. Per noi al centro c'è la persona malata e la persona disabile e dopo le Associazioni, le Organizzazioni o quant'altro.
Noi chiediamo che siano stanziati i fondi necessari per assicurare la qualità della vita del malato e del disabile e che siano accreditati a questi ultimi senza mediazioni e condizioni. Sottrarre ad esempio milioni di euro dalle mani del malato per trasferirli sulla scrivania di una associazione non è a mio avviso una procedura difendibile tanto meno ascrivibile al campo del sostegno e della assistenza alla persona disabile.
Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni deputata radicale, Co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni

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