Torino, rifugiati politici di via Asti: Igor Boni visita la struttura

Oggi, in seguito ai fatti dei giorni scorsi, Igor Boni (Segretario dell’Associazione radicale adelaide Aglietta) ha fatto visita alla Caserma di via Asti che ospita i rifugiati politici dopo la chiusura della ex-clinica San Paolo di C.so Peschiera.

Alla fine della visita, avvenuta in contemporanea a quella effettuata da alcuni esponenti del PdL, Igor Boni ha rilasciato la seguente dichiarazione:

 

“Durante la visita ho riscontrato una situazione non differente da quella che avevo rilevato poche settimane fa quando sono entrato per l’ultima volta nella struttura. Oggi mi sono permesso di assaggiare il pasto che veniva distribuito riscontrando una qualità paragonabile a quella di una qualsiasi mensa aziendale. Alcuni ospiti lamentano la scarsa disponibilità di acqua calda, il numero eccessivo di persone per camera (fino a 12-13) e il malfunzionamento di alcuni servizi. E’ certo che la struttura ospita un numero troppo elevato di rifugiati politici rispetto alla capienza e che, giorno dopo giorno, si avvicina il momento nel quale probabilmente queste decine e decine di persone dovranno lasciare la Caserma. E’ questo in fondo l’aspetto che crea maggiore ansia e che deve essere tenuto ben presente dal Comune, dalla Regione e dalla Prefettura. Come avevamo denunciato fin dall’inizio, via Asti era un passo fondamentale per guadagnare tempo (e tornare nell’ambito della civiltà dopo la tragedia da girone dantesco di Corso Peschiera) ma ora occorre prevedere strade di integrazione e di sostentamento per coloro i quali alla fine del tempo previsto non avranno un luogo dove andare e un lavoro in grado di mantenerli. Dall’inizio della vicenda chiediamo lumi agli Assessori competenti senza ottenere risposte che non siano evasive. Dispiace infine sentire dichiarazioni come quelle di Barbara Bonino dal tono populista e vedere che con l’avvicinarsi delle elezioni si inizia in modo strumentale ad ‘occuparsi’ della questione rifugiati. E’ bene ricordarlo: abbiamo di fronte persone che fuggono da guerre e che hanno lo status di ‘rifugiato’ o di ‘protezione internazionale’; persone che hanno diritti e doveri come ciascuno di noi e non possono essere trattati alla stregua di delinquenti, come certa destra si ostina a fare nel silenzio colpevole di gran parte del Centro-sinistra nostrano”.
 

© 2009 Radicali italiani. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.