Torino, profughi di via Bologna. Boni e Massano: finalmente al caldo, un successo per tutti, non solo per i radicali.

Dopo oltre due anni, in seguito all’intervento dei Radicali con la visita dell’8 dicembre alla struttura occupata di via Bologna (dove vivono ammassati oltre 100 profughi eritrei, etiopi, sudanesi e somali) e la conferenza stampa di metà dicembre dove è stata presentata la “letterina di Natale” alle istituzioni per chiedere – tra l’altro – che venisse consentito a questi cittadini di riscaldarsi, il Comune di Torino ha provveduto a ristrutturare la vecchia caldaia e da qualche giorno la temperatura nell’edificio è divenuta accattabile.

 

Dichiarazione di Igor Boni (Segretario dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Domenico Massano (giunta di segreteria dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta)

“Vogliamo semplicemente ringraziare il Comune di Torino e in particolare l’Assessore Roberto Tricarico per l’impegno mostrato in seguito alle nostre denunce. Concedere ai rifugiati politici di via Bologna almeno di scaldarsi in questo rigido inverno torinese è il minimo che possiamo fare in attesa che vengano risolti altri nodi come la mancanza di finanziamenti e il progetto di percorsi di integrazione. Crediamo che questo parziale lieto fine sia di buon auspico per il nuovo anno che inizia. La Città di Torino (e questa amministrazione), come spesso è accaduto, ha mostrato la faccia migliore. Da Radicali vogliamo certo rivendicare questo successo ma vogliamo anche sottolineare che in realtà si tratta di un successo di tutti”.
 

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