Tibet: Governo e istituzioni italiane sostengano richiesta Obama a Cina per ripresa negoziati tra Cina e Dalai Lama, ma questa volta con coinvolgimento della comunità internazionale

  • Dichiarazione di Matteo Mecacci, Deputato Radicale e Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per il Tibet
 
Alla vigilia dell’apertura a Roma, alla Camera dei Deputati del 5° Congresso Mondiale Parlamentare sul Tibet, dove nella mattina di mercoledì 18 interverrà il Dalai Lama Matteo Mecacci, Deputato Radicale e Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per il Tibet e principale organizzatore dell’evento ha rilasciato la seguente dichiarazione:
 
“La richiesta del Presidente Americano Barack Obama alle autorità cinesi di riprendere a breve i negoziati tra le autorità di Pechino e il Dalai Lama sullo statuto del Tibet, sono un fatto positivo, perché chiariscono che di Tibet si può e si deve parlare con la Cina. Tuttavia, occorre garantire che le ragioni per le quali quel tentativo si sia interrotto dopo 7 anni, siano affrontati seriamente.
 
Innanzitutto, occorre che sia ristabilita la verità sullo svolgimento dei negoziati e sui contenuti delle proposte presentate dai tibetani e dai cinesi. Da molti mesi, infatti, le autorità cinesi accusano il Dalai Lama di volere l’indipendenza, nonostante i suoi inviati abbiano presentato formalmente a Pechino, e poi reso pubblico, un Memorandum per l’autonomia del Tibet, che e’ chiaramente fondato su una richiesta di autonomia. Inoltre, il fatto che quei negoziati si siano svolti in modo segreto e al di fuori di qualsiasi coinvolgimento delle istituzioni internazionali, ha impedito qualsiasi possibilità di influenzare in senso positivo le posizioni del Governo cinese.
 
Mi auguro adesso che il Governo italiano, dopo aver incontrato ancora una volta in pompa magna Gheddafi, trovi anche il modo e il tempo di esprimersi a sostegno delle ragioni della visita nel nostro paese del Dalai Lama e della ripresa dei negoziati tra le autorità cinesi e il Dalai Lama, nell’ambito di un quadro di maggiore sostegno, impegno e partecipazione della comunità internazionale”.

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