Termini Imerese, De Lucia: tutelare prima di tutto i lavoratori, vere vittime del corporativismo partitocratico, confindustriale e sindacatocratico

 

COME SONO STATI UTILIZZATI GLI AIUTI UE (46 MILIONI DI EURO) CONCESSI NELL’APRILE SCORSO “PER LA PRODUZIONE DI UN NUOVO MODELLO DI AUTO IN SICILIA”?
 
  • Dichiarazione di Michele De Lucia, Tesoriere di Radicali italiani
 
Nella vicenda – ai confini della realtà – dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, è evidente come le vittime siano i lavoratori di uno stabilimento che è stato tenuto in vita per decenni a suon di aiuti di Stato, sotto varie forme, sempre richiesti dalla Fiat e sempre concessi dal potere partitocratico in accordo con i sindacati, anche quando (e in tutti gli anni Duemila è stato ancora così) questo avveniva nella forma della continua collocazione dei lavoratori stessi in Cassa integrazione straordinaria. In realtà non si sono difesi i lavoratori, ma i posti di lavoro in astratto, ed è stato un danno per i primi.
 
Ma il governo cosa vuole fare? Farsi governare dai problemi o finalmente – con le riforme – governarli? Vuole “costringere” la Fiat a continuare a produrre dove costa di più, senza contare che il settore è abbondantemente sovradimensionato rispetto alla domanda del mercato? Vuole continuare a buttare soldi nel Ponte di Messina quando non si è fatto nulla per dare alla Sicilia quelle infrastrutture in assenza delle quali l’isola è tagliata fuori da tante, troppe opportunità di crescita, sviluppo, ricchezza?
 
In Italia è necessaria una rivolta nonviolenta: l’impresa deve poter prendere le sue decisioni, il governo non deve dare aiuti pubblici a fondo perduto, i lavoratori si tutelano dando loro ammortizzatori sociali che servano a guadagnare tempo per riqualificarli e ricollocarli in altri settori, senza sfasciare ulteriormente le casse pubbliche, la concorrenza ed il mercato, tutto il contrario di quanto emerge dagli interessanti scambi tra il ministro Scajola e l’a.d. Marchionne (peraltro sempre pronto a battere cassa e… ad incassare).
 
Infine, e solo per fare un esempio tra i tanti possibili: il 29 aprile scorso la Commissione europea ha autorizzato aiuti per investimenti a finalità regionale pari a 46 milioni di euro, concessi alla Fiat dalle autorità italiane per un progetto che prevedeva la produzione di un nuovo modello di auto in Sicilia. Come sono stati usati questi soldi? Tutto questo accadeva appena sette mesi fa… Marchionne allora ancora non aveva visto i dati sullo stabilimento di Termini? Gli aiuti, però, non risulta che li abbia rifiutati.
 
 

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