Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario nazionale di Radicali Italiani
Nonostante da più parti venga riconosciuta ai Radicali la responsabilità di aver fatto saltare il tappo dell’assenza di democrazia e di legalità, l’impressione è che si continui a guardare il dito anziché la luna che esso indica.
La questione di fondo, infatti, non ha ancora avuto la possibilità di essere conosciuta ne discussa dall’opinione pubblica: l’Italia non è uno Stato di diritto perché sessant’anni di partitocrazia hanno svuotato la Costituzione e abolito di fatto i diritti civili dei cittadini.
Una questione che noi Radicali poniamo da tempo: dai certificati elettorali bruciati nel 1972 sino al monito lanciato alle ultime elezioni europee indossando la stella gialla.
Anche questa volta, per mesi – nel silenzio assoluto dei media- abbiamo tentato invano di aiutare le istituzioni della Repubblica a rientrare loro stesse nella legalità di fronte alle omissioni di obblighi e violazioni di legge poste in essere da Ministeri, Comuni, Rai.
Oggi si scopre che “avevamo ragione” ma si impedisce agli italiani di conoscere le nostre ragioni, assicurando al regime che qualsiasi voce radicale sia espulsa da telegiornali e spazi di informazione.
Intanto la RAI, dopo aver cancellato per 22 mesi le tribune politiche, è riuscita nuovamente a far scomparire le tribune elettorali che dovevano essere trasmesse da settimane e delle quali non v’è traccia.
Possibile che non ci siano altri da noi per cui tutto questo è divenuto intollerabile?
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