South Stream. Mellano e Manfredi: l'ENI rischia di passare dal ruolo di cavallo di Troia di Putin in Europa a quello di utile idiota

Appreso che nell'ennesimo rendez vous Putin/Berlusconi, il primo ha fatto accettare al secondo l'entrata di ditte tedesche nel consorzio che costruirà il gasdotto South Stream, gli esponenti di Radicali Italiani Giulio Manfredi e Bruno Mellano hanno dichiarato:
“Da tempo – già nel 2007 con l'allora leader radicale Daniele Capezzone - denunciamo il ruolo di “cavallo di Troia” che ENI ha svolto in Europa per conto di Vladimir Putin, rilevando (assieme ad Enel) vari assets dell'impero economico dell'oligarca russo caduto in disgrazia Mikhail Khodorkovsky e promuovendo il gasdotto South Stream, che si pone in antitesi al progetto di gasdotto Nabucco, promosso dall'Unione Europea.
Le notizie che ci arrivano da San Pietroburgo peggiorano ancora di più gli scenari geopolitici per l'Italia: con l'entrata nel consorzio sia dei francesi di Edf sia dei tedeschi (pare Wintershall/Basf), il ruolo di Eni diventerà sempre più marginale, mentre un Berlusconi che va al compleanno dell' “amico” Putin e che accetta senza riserve l'arrivo dei nuovi soci dimostra la subalternità del governo italiano alle direttive russe.
ENI rischia di passare dal ruolo di “cavallo di Troia” a quello di utile idiota di Putin e compagni.”.
http://www.associazioneaglietta.it/cecenia_georgia_caucaso.html
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