Sla, Casini e l’UDC, Farina Coscioni: mosche cocchiere. Rivendicano meriti per conquiste e lotte che non hanno mai combattuto. Una cinica e volgare strumentalizzazione

Per anni non si sono mai interessati, né occupati dei problemi e dei drammi dei malati di sla e delle loro famiglie; siamo stati lasciati soli per anni, noi radicali e militanti dell’associazione Luca Coscioni, e da soli in Parlamento e nel Paese abbiamo sollevato la questione del rispetto dei loro diritti e perché siano rimosse le resistenze che hanno finora impedito l’approvazione dei Livelli Essenziali di Assistenza e l’aggiornamento del nomenclatore degli ausili e delle protesi; “loro”, Casini e l’UDC in altro erano impegnati”, presi nella spartizione e nell’occupazione di posti di potere e sottopotere, del tutto indifferenti e disinteressati a quella che è a tutti gli effetti una questione sociale che riguarda migliaia di malati e le loro famiglie, qualche milione di persone. Oggi che l’opposizione radicale e del PD riesce a far approvare nell’ambito della legge di stabilità finanziaria uno stanziamento di cento milioni di euro per i malati di SLA, finalmente un piccolo spiraglio di civiltà e speranza, ecco che Casini e l’UDC, vere e proprie mosche cocchiere, gonfiano il petto e rivendicano a loro merito l’approvazione di questo emendamento. In questi anni ho visto ogni tipo di speculazione e di cinica manovra sulla – letterale - pelle dei malati; non dovrei dunque stupirmi più di nulla. Invece no: sono indignata per questa ennesima strumentalizzazione, per quello che è puramente e semplicemente un volgare tentativo di accattare qualche voto e consenso, profittando del dolore e della disperazione di tante persone che fino a ieri sono state lasciate senza voce, senza identità, senza diritti.
Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni
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