Si dice centrale a biomassa, si legge inceneritore: l'Idv chiarisca la sua posizione e le sue contraddizioni

Centrale a biomassa in Austria

Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Direzione Nazionale Radicali Italiani

Stupisce la disinvoltura con la quale Rosa Mastrosimone, assessore regionale alla formazione, in quota IDV, ha cambiato opinione sulla centrale a biomasse di Tricarico(MT). Mentre il suo partito, attraverso il capogruppo al Senato Felice Belisario, si schiera contro l’apertura di nuovi inceneritori e di sedicenti centrali a biomassa, la "Rosa" regionale, una volta indossati i panni di assessore, rinnega quello che aveva sostenuto da consigliere regionale. I nostri amministratori farebbero bene a ricordare che grazie al D.LGS 387/2003 dietro ogni centrale a biomassa può nascondersi un inceneritore. E questo grazie al fatto che il sopracitato decreto accomuna il CDR(Combustibile da rifiuti) al cippato, alla legna e agli oli vegetali. Come sottolinea la Ola, per far funzionare una centrale a biomassa da 10 megawatt occorrono 120 tonnellate di biomassa. Ad oggi, in Basilicata sono state autorizzate 5 centrali per complessivi 85 megawatt. Tradotto, per farle funzionare occorreranno oltre un milione di tonnellate di biomasse. Visti i quantitativi è più che probabile che alla fine queste centrali finiranno per bruciare CDR(Combustibile da rifiuti). Di fatto, le centrali a biomasse made in Lucania sono il cavallo di Troia per installare nuovi inceneritori sul nostro territorio. A questo punto, è lecito chiedere: qual è la linea dell’IDV, quella del senatore Felice Belisario o quella dell’ex esponente dell’Udeur? Credo che sulla questione non sia stata fatta sufficiente chiarezza. Pur apprezzando quanto ribadito sulla materia da Belisario, è opportuno che il senatore ci faccia capire meglio come si conciliano le sue posizioni con quelle espresse dall’assessore Mastrosimone.  

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