A quando la tessera del manifestante? Con il Daspo "politico" il Governo getta la maschera

Divieto di accesso
ROBA DA STATO DI POLIZIA. 

Con la proposta del sottosegretario Mantovano di estendere il Daspo alle manifestazioni politiche il Governo getta la maschera. 
Il Daspo è un provvedimento da Stato di polizia, dove il questore, non il giudice, sulla base di una mera informativa limita per cinque anni la libertà personale di un cittadino.
In pratica, tutti i denunciati, indipendentemente dall’accertamento delle loro responsabilità, sarebbero per 5 anni obbligati a firmare in Commissariato ogni volta che ci fosse una manifestazione politica. La storia ha già conosciuto questi metodi, quando in occasioni delle visite dei monarchi o dei dittatori gli oppositori e i sospetti venivano trattenuti nelle caserme a titolo “cautelativo”.
Mantovano conferma quanto noi Radicali denunciamo da anni, ovvero che la legislazione speciale introdotta nel calcio dai Governi Berlusconi a partire dal 1994 a suon di decreti legge, altro non era che un laboratorio di sperimentazione di nuove forme di controllo sociale.

 

Il sottosegretario Mantovano ha parlato a titolo personale o a nome del Governo?
Maroni chiarisca.
O forse il Ministro Maroni, dopo quella del tifoso, vuole imporre anche la “tessera del manifestante”?

Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani

dal blog de Il fatto quotidiano

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