Elisabetta Zamparutti, deputata radicale, ha presentato oggi un’interrogazione al Ministro dei Trasporti in merito alla vicenda Ryanair che ha annunciato la chiusura temporanea delle rotte domestiche italiane a partire dal 23 gennaio 2010 in seguito alle ordinanze dell’Enac che obbligano la compagnia irlandese ad accettare forme di identificazione diverse da passaporto e carta di identità.
Elisabetta Zamparutti ha dichiarato: “Ho presentato l’interrogazione perché temo che l'Enac non agisca come un regolatore indipendente ma tenda ad avvantaggiare piuttosto Alitalia che punta, a differenza delle grandi compagnie internazionali su uno sviluppo soprattutto sul mercato domestico. Lo dico pensando anche ad altre misure adottate dall'Enac quali la chiusura di Ciampino e il piano degli aeroporti, tutte volte ad introdurre maggiori difficoltà per le low cost ad operare nel mercato italiano e a limitare per i cittadini/consumatori la possibilità di scelta di vettori interni. Al Ministro dei Trasporti ho quindi chiesto se non ritenga che tali ordinanze ledano la libera concorrenza del mercato italiano e che vadano pertanto riviste.”
SEGUE TESTO INTERROGAZIONE
Al Ministro dei Trasporti
Premesso che:
a partire dal 23 gennaio 2010 la prima compagnia aerea low cost in Italia e in Europa, Ryanair, che trasporta oltre 65 milioni di passeggeri l’anno chiuderà temporaneamente le rotte domestiche italiane;
la decisione è stata presa in seguito alle ordinanze dell’Enac, confermate dalla sentenza del Tar del Lazio il 17 dicembre, che obbligano Ryanair ad accettare forme di identificazione per i passeggeri che viaggiano sulle rotte domestiche della compagnia irlandese, anche se questi documenti di identità sono costituiti da niente più che licenze di pesca;
tali disposizioni dell’Enac, che risulterebbero essere state adottate unilateralmente senza consultare o discuterne con Ryanair, interferiscono con e minano le procedure stabilite dalla compagnia irlandese che opera ormai con il check-in online al 100% con un sistema per il quale è obbligatorio per la sicurezza di tutti i voli Ryanair, che tutti i passeggeri della compagnia acconsentano al momento della prenotazione, di presentare o il passaporto o la carta di identità al gate d’imbarco prima di salire a bordo del proprio volo;
tali procedure sono state sempre già utilizzate con successo su tutti i voli di Ryanair nell’Unione Europea e sui voli domestici di Ryanair in ogni altro paese dell’Unione Europea;
le ordinanze dell’Enac minacciano addirittura di arrestare il personale dell’handling, se si rifiuta di far viaggiare i passeggeri con forme di identificazione dalla stessa non consentite comprese patenti di guida, badge lavorativi o licenze di pesca italiane;
a giudizio degli interroganti le ordinanze dell'Enac, che non agisce come un regolatore indipendente, avvantaggiano il vettore Alitalia che ha puntato su un modello di business completamente diverso da tutte le grandi compagnie internazionali con una focalizzazione sul mercato domestico e rispetto al quale le compagnie low cost costituiscono un “concorrente” che sottrae sempre maggiori quote di mercato ed impedisce di attuare il piano di rilancio del vettore nazionale;
in questo senso vanno ricordate le misure adottate dall'Enac quali la chiusura di Ciampino e il piano degli aeroporti, che hanno introdotto maggiori difficoltà per le low cost ad entrare nel mercato italiano;
si chiede di sapere se se non ritenga il Ministro che tali ordinanze ledano la libera concorrenza del mercato italiano e che vadano pertanto riviste;
se non ritenga il Ministro che l’insieme di misure introdotte dall’Enac e che di fatto penalizzano le low cost abbiano l’effetto di far aumentare le tariffe sulle tratte nazionali a svantaggio degli utenti consumatori.
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