Rossodivita e Berardo: candidatura del consigliere Scalia (Pd) alla presidenza della commissione di vigilanza è candidatura contro i Radicali

 

Noi non molliamo, confermiamo la candidatura radicale e continuiamo a sperare in un pd diverso

 

Dichiarazione di Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, Consiglieri Regionali della Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei alla Regione Lazio:
 
Sappiamo che il Gruppo Consiliare del PD in Consiglio Regionale ha indicato quale proprio componente e candidato alla Presidenza della III Commissione – Vigilanza sul Pluralismo delle Informazioni – il Consigliere Francesco Scalia.
            Come noto la III Commissione – Vigilanza sul Pluralismo delle Informazioni – è collocata dallo Statuto della Regione Lazio tra quelle Commissioni Consiliari di Garanzia, la cui Presidenza spetta, da Statuto, alle opposizioni.
            Come altresì noto, per questa Commissione, già da tempo ed ancora nel corso del dibattito consiliare del 3 giugno scorso, nell’ambito delle repliche al discorso programmatico della Polverini, noi Radicali abbiamo pubblicamente avanzato la nostra candidatura per ragioni e motivi ben noti a tutti coloro che si occupano dell’informazione in termini di legalità e non in termini – come avviene ed è avvenuto per sessant’anni nel Consiglio di Amministrazione della Rai – di spartizione del potere e delle poltrone.
            Sia chiaro allora che questa candidatura del Consigliere Francesco Scalia è nei fatti e di fatto una candidatura contro i Radicali di Marco Pannella e Emma Bonino.
          Noi vogliamo, vorremmo, che questo PD fosse diverso, fosse un PD vicino alle speranze di cambiamento di milioni di elettori, incarnate nel corso delle ultime elezioni dalla Radicale Emma Bonino che ha consentito al PD di raggiungere un risultato elettorale solo qualche mese prima insperato.        
    Anche per questo, proprio per questo, riconfermiamo la nostra candidatura nella persona del Capogruppo Avv. Giuseppe Rossodivita alla Presidenza della Commissione di Vigilanza sul Pluralismo dell’Informazione, sottoponendola, come tale, non ai partiti, ma a tutti quei singoli Consiglieri, dell’opposizione e della maggioranza, che hanno a cuore la legalità dell’Informazione nella nostra Regione, che hanno a cuore la Politica e non il proprio personale tornaconto.
 

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