Silvio Viale ha dichiarato:

"Mario Carossa si è dimenticato di quando Roberto Cota spendeva parole di fuoco contro le firme false di Rabellino, come si è dimenticato di tutti i ricorsi fatti della Lega Nord. Si tratta di un pericloso doppio pesismo che condanna, senza appello, i nemici e assolve, con onore, gli amici. Carossa deve dirci se sono lecite le firme false di Giovine e cosa avrebbe fatto se la Bresso avesse vinto con una lista di falsi candidati e false firme. La stessa cosa su Giovine ce la dovrebbe dire la presidente del PDL, l'ex-imprenditrice prestata alla politica, Claudia Porchietto, la quale mette addirittura in dubbio l'imparzialità del TAR. Se oggi non smentirà, mi aspetto che precisi le accuse ai giudici del TAR o che porga le scuse. Da cittadina imprenditrice poteva dire qualunque castroneria, ma da rapprsentante delle Istituzioni ha il dovere di non essere ambigua e di chiarire verso tutti coloro che hanno cause pendenti pressio il TAR del Piemonte."

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