I replicanti alla regione Lazio

Occhio di Blade Runner

“Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: alieni della partitocrazia bruciare le regole del gioco durante la campagna elettorale, partiti e gruppi spartirsi le poltrone della Pisana, marziani del solito potere fine a se stesso strappare le pagine della Costituzione, legalità e libertà andare in fiamme al largo dei bastioni della Regione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte del Consiglio regionale del Lazio. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo… Come… lacrime… nella pioggia”. Sono parole tradotte dal linguaggio misterioso di uno dei Replicanti alla Regione Lazio. Si tratta forse di un lessico marziano, ma non è dato saperlo. Almeno, per ora. Gli inquirenti tacciono. Quello che si sa, non è ancora di dominio pubblico. Si tratta di un politico di lungo corso, che ha svolto la sua militanza nei corpi speciali extramondo. La dichiarazione del marziano di turno fa riferimento, ovviamente, al monologo tratto dal film Balde Runner di Ridley Scott. Tuttavia le parole dell’alieno risultano oscure, poiché la nostra fonte non fornisce alcun elemento per capire cosa possano essere i “bastioni della Regione”, i “raggi B” (forse Berlusconi, forse Bersani, forse…), non si sa.

Pertanto si possono solo azzardare delle ipotesi su quale sia la loro natura. L’incapacità dei Radicali e dei cittadini del Lazio di visualizzare correttamente le scene descritte dal Replicante (il quale suppone che nemmeno la fantasia degli uomini sarebbe sufficiente) sottolinea come anche la memoria di un alieno, per quanto piccola, abbia lo stesso valore di quella di un essere umano. Blade Runner è un film del 1982 ed è uno dei più celebri film di fantascienza, liberamente ispirato al romanzo Ma gli androidi sognano pecore elettriche? (anche noto in Italia come Il cacciatore di androidi) di Philip K. Dick, oggi considerato uno dei maggiori scrittori statunitensi.

In linea con l’evoluzione della civiltà umana rispetto all’arretratezza imbarazzante della tecnologia portata dagli Ufo, in aperto dissenso con l’inesorabile avvento del futuro, proprio durante questa prima settimana di dicembre, il gruppo della Lista Bonino-Pannella “Federalisti europei” ha presentato una proposta di legge che potrebbe rivoluzionare la Regione Lazio. Un progetto di legge che mira a stravolgere quello che fino a oggi è stato il rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione: un progetto di legge sugli Open Data. Che cosa sono? Letteralmente sono i “dati aperti” ovvero l’obiettivo di rendere aperti i dati che la Pubblica Amministrazione detiene,  renderli disponibili alla conoscenza dei cittadini. E’ il primo testo normativo che va a regolare questa materia nel nostro Paese e si propone di consentire non solo una maggiore partecipazione e conoscenza ma anche di muovere la cosiddetta economia immateriale. La prima realizzazione di un portale unico di accesso ai dati pubblici (con le modalità fin qui descritte) è stata rappresentata dall’americano «Data.gov», il cui esempio - all’estero - è stato già seguito da numerosi altre Amministrazioni statali (tra cui Inghilterra, Brasile, Australia e Giappone) e territoriali. Il testo, preparato con l’associazione radicale Agorà Digitale, è stato presentato durante i lavori del convegno “il Digitale è Politico: una nuova generazione di diritti di cittadinanza” e mira a un cambiamento del rapporto cittadino-amministrazione regionale di quattro tipi: culturale, ponendo al centro il cittadino e non le procedure;  dei processi, modificando o eliminando i processi che non rispondono alle esigenze dell’utenza;  dell’organizzazione, abbandonando il modello gerarchico - spesso non orientato all’efficienza - in cui il cittadino subisce passivamente le decisioni assunte dalle istituzioni; della forma di relazione con l’utenza, passando dalla logica dei certificati a quella della disintermediazione, dalle code alle comunicazioni on line.

Fondandosi sulla dottrina dell’Open Government (letteralmente «Governo Aperto») secondo cui l’amministrazione deve essere trasparente a tutti i livelli, la legge consentirà un controllo continuo sull’operato della Regione mediante l’uso delle nuove tecnologie, ed è il proseguimento dell’iniziativa e della proposta di legge relativa all'“Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati. Disposizioni sulla trasparenza e l’accessibilità alle informazioni” già presentata dal gruppo Radicale all'inizio di questa legislatura.
In occasione delle visite che, come Radicali, abbiamo promosso nelle carceri del nostro Paese, si è potuto verificare e confermare il dato storico della presenza nelle carceri romane del più alto numero di detenute madri d’Italia; questo comporta l’abitazione da parte di bambini fino ai 3 anni di età nei luoghi di pena: è qualcosa che, travalicando qualsivoglia ragionamento giuridico o posizione ideologica, rappresenta solo un’aberrazione. Per questo Giuseppe Ian Solo Rossodivita e Rocco Skywalker hanno proposto una mozione al Consiglio regionale del Lazio che è stata votata a maggioranza, con parere favorevole della Giunta, disponibile a lavorare celermente per realizzare, entro i prossimi tre mesi, gli atti necessari alla effettiva realizzazione dell’istituto di custodia attenuata per madri detenute di Roma (Icam). Questo voto rappresenta un importante successo per tutti, in primo luogo per il diritto di quei bambini che oggi senza nessuna colpa sono costretti - per stare con le loro madri - a vivere e crescere in un carcere.


Il 1° dicembre 2010, inoltre, grazie all’iniziativa dei due Consiglieri Radicali, la Regione Lazio si è posta in prima linea nella difesa dei diritti umani nel rifiutare cercare di scongiurare l’utilizzo della pena di morte tanto per gli “Abele” quanto per i “Caino”, dimostrando come l’Istituzione, anche regionale, rifiuti l’idea dello stato assassino e vendicatore. I consiglieri radicali Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo hanno, a tal proposito, reso noto che l’approvazione della Mozione consiliare su Tarek Aziz, iscrivendosi all’interno del satyagraha nonviolento di Marco Pannella, potrà dare ulteriore forza alla richiesta di grazia consegnata oggi dal legale del figlio di Tarek Aziz all’ambasciatore iracheno a Roma Mustafà Balzani. Il Consiglio Regionale del Lazio perciò, come recita la mozione, “impegna la Giunta a sostenere il governo a proseguire con urgenza l’azione volta a chiedere al Governo italiano di intervenire con urgenza nei confronti delle autorità irachene perché sia evitata l’esecuzione di Tarek Aziz e dei suoi coimputati”.


Intanto, il momento cruciale dell’approvazione del Bilancio si avvicina. Oggi, 7 dicembre 2010, infatti, sono stati consegnati, in formato cartaceo, i seguenti testi: il Consuntivo 2009 Regione Lazio, il Preventivo 2011 Regione Lazio; la Legge finanziaria 2011; le disposizioni collegate alla Legge finanziaria 2011. Avevamo già avuto, inoltre, il Consuntivo 2009 del Consiglio regionale. Mancano ancora, quindi: il preventivo 2011 del Consiglio regionale e il DPEFR, che sarebbe dovuto arrivare prima degli altri.
Per chi non ricordasse il film Blade Runner o non fosse mai passato per gli uffici politici della Pisana, va spiegato che i Replicanti sono androidi (per la precisione organismi artificiali) pressoché indistinguibili dall’uomo. I Replicanti, che agiscono alla Regione Lazio, come nella pellicola di Ridley Scott, appartengono alla serie Nexus 6: sono superiori all’uomo per potere e agilità, nonché di furbizia almeno pari a quella dei marziani che li hanno creati. Sono stati progettati per essere il più possibile simili agli uomini (il loro slogan è più umano dell'umano). Vi è la possibilità che i Nexus 6 potranno, nel tempo, sviluppare emozioni proprie (rabbia, amore, paura, sospetto,...) ovvero potrebbero, un giorno, assumere coscienza di sé. Staremo a vedere. Siamo qui anche per questo.

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