Relazione Agcom, Beltrandi: netto arretramento su pluralismo dell’informazione

 

 
 
Dichiarazione di Marco Beltrandi, radicale, componente della Commissione di Vigilanza sulla Rai
 
La relazione al Parlamento tenuta stamattina dal Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Corrado Calabrò è senz’altro positiva ed importante nella forte affermazione della libertà dell’informazione, ed anche sulla urgenza della programmazione coordinata - anche a livello politico - della realizzazione dell’infrastruttura della banda ultra larga di nuova generazione.
Allarma, invece, la minore, e quasi nulla, importanza data al tema del pluralismo dell’informazione radiotelevisiva, così come la scomparsa della questione che apriva la relazione lo scorso anno: il problema delle trasmissioni che si autodefiniscono di informazione, malgrado i contenuti ed i format con cui vengono proposte, per rivendicare una pressoché assoluta libertà di censurare alcune e determinate opinioni politiche, persino negli ultimi giorni di una campagna elettorale.
Eppure, era stata l’Autorità a prescrivere in una recente delibera che la Rai dovesse adottare entro una scadenza già superata i criteri attraverso cui in queste trasmissioni si sarebbe dovuta garantire la cessazione della continua censura al diritto dei cittadini di conoscere, anche i radicali, per potere scegliere.
Non vorrei che l’AGCOM, contravvenendo ai suoi doveri, avesse deciso di lasciare tale cruciale questione alle sedi giurisdizionali estere che prevedibilmente saranno chiamate a pronunciarsi in merito.

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