Regione Lazio: La storia continua…

Il Nulla è la negazione dell’Essere. Il Potere fine a se stesso è il Nulla. Come nel film “La storia infinita”, anche qui alla Regione Lazio, il Nulla avanza. L’ultimo episodio in ordine di tempo? Semplice, il Potere fine a se stesso, con boria e cupidigia, ha ormai oscurato anche i computer dei dipendenti della Regione Lazio. Sono scomparsi dal video, infatti, e da tutti i monitor dei vari gruppi politici che lavorano alla Pisana, i possibili accessi a facebook, ai vari social network, al sito di Radio Radicale e agli approfondimenti delle maggiori testate giornalistiche online, comprese quelle del Corriere e di Repubblica.
Qualcuno già parla di “censura stile cinese da parte della Polverini”, ma forse è soltanto opera degli alieni. Per questa ragione, come nel film “Star Wars”, i due droidi Radicali, José De Falco e Diego Sabatinelli, ribattezzati rispettivamente con il nome di C1 P8 e D-3 BO, sono andati in avanscoperta e si sono immediatamente attivati insieme al gruppo dei Verdi rendendosi protagonisti di una manifestazione nonviolenta con tanto di cartelloni, bandiera della Lista Bonino-Pannella, telecamera, macchina fotografica e reporter al seguito. La documentazione sarà presto visibile in rete. Il proibizionismo su Internet è l’ultima frontiera del proibizionismo del centro-destra alla Regione Lazio. Infatti, impedire ai Gruppi politici del Consiglio Regionale del Lazio il libero accesso a Internet e ai social network, divenuti oggi strumento essenziale della comunicazione politica, appare come un segno di arretratezza culturale e di efficientismo fasullo. Il Regime, dopo aver cancellato la possibilità di accesso alla Tv, adesso compie la sua opera finale di censura e impedisce l’accesso ai social network e agli strumenti di lavoro ad essi legati per la diffusione delle iniziative politiche. A nulla varranno le obiezioni di chi, con questa iniziativa, accamperà argomenti quali quelli di migliorare le prestazioni lavorative dei dipendenti.
In realtà, è il segno dell’avanzata del Nulla. Intanto, nella giornata del 10 novembre, durante i lavori del Consiglio regionale, convocato in seduta ordinaria, vi è stato un ennesimo parapiglia sul nulla (con la n minuscola) e l’Assemblea è saltata. Apparentemente, ciò è avvenuto per motivi di regolamento ma, di fatto, per il venir meno di accordi partitocratici siglati e non rispettati tra i vari gruppi di alieni del Pd e del Pdl. Quali accordi? Chiunque rivedesse minuto per minuto i brevi lavori del Consiglio non riuscirebbe mai a individuarli. Si tratta, infatti, dell’istituzione di ulteriori commissioni nel Consiglio Regionale del Lazio le cui presidenze dovrebbero essere equamente distribuite tra maggioranza e opposizione o, meglio, tra i due maggiori partiti del blocco unico del Regime. In poche parole, pare non bastino sedici commissioni previste dal regolamento, ne servirebbero ulteriori due, tre, quattro, cinque per discutere di Federalismo fiscale o delle Olimpiadi a Roma. Insomma, i marziani litigano di giorno per accordarsi di notte. In altre parole, il Nulla continua ad avanzare e a cancellare tutto ciò che incontra lungo il suo cammino. Come nel romanzo “La storia infinita”, anche i Radicali cercano di arginare l’avanzare del Nulla, il procedere della “metamorfosi del male” e vanno ripetendo in tutte le sedi come il mondo della Politica, quello con la P maiuscola, non abbia in realtà confini perché è un mondo laico, liberale, libertario, democratico, nonviolento, anti-proibizionista, legalitario.
Il Nulla che avanza e il Potere che impera, invece, sono la dimostrazione che anche gli umani si stanno trasformando in alieni e, perciò, non sognano più, non hanno più ideali, hanno perso passione politica. E’ proprio questo annullamento di idee e di ideali che permette l’attuazione del progetto auspicato dai signori del male perché, secondo le logiche distorte del Potere, è più facile assoggettare chi non ha degli ideali, chi non ha delle idee, chi non ha un sogno. A tal proposito, proprio per arginare questa situazione, il 27 ottobre 2010 è stata depositata una Mozione, avente come primo firmatario il capogruppo della Lista Bonino-Pannella “Federalisti Europei”, l’avv. Giuseppe Rossodivita, e sottoscritta dai capigruppo di Sel, Psi, Verdi, Pdl, Lista Polverini, Idv, Pd, Udc, Fds, Lista Civica e in cui si chiede che la Presidente della Regione Lazio intervenga con urgenza sul Governo italiano affinché le autorità irakene scongiurino l’esecuzione di Tarek Aziz e dei suoi coimputati. Il Consiglio Regionale, quindi, con tale Mozione, impegna la Presidente Polverini a chiedere al Governo italiano di intervenire con urgenza nei confronti delle autorità irachene perché sia evitata l’esecuzione di Tarek Aziz e dei suoi coimputati, coerentemente con la straordinaria iniziativa nonviolenta, parlamentare, istituzionale e di opinione pubblica che il 18 dicembre 2007 ha portato allo storico risultato dell’approvazione della “Moratoria Universale della pena di morte” da parte dell'Assemblea Generale dell’ONU.
I consiglieri regionali della Lista Bonino Pannella, inoltre, con l’ausilio di Massimiliano Iervolino, il nostro Chubeka, hanno depositato oggi una ulteriore interrogazione a risposta scritta in merito alla mancata risposta alla numero 94 presentata il 29 luglio scorso riguardante l’Arcea S.p.a., la società istituita dalla Regione per progettare e realizzare l'autostrada Roma-Latina. Così in una nota dei Radicali che spiega: “Con quella interrogazione i consiglieri Radicali chiedevano di sapere se fossero stati notificati alla Regione Lazio da uno o più soci privati della Società atti di nomina di arbitri e domande di arbitrati. Si chiedeva, inoltre, di sapere, se tale notifica ci fosse stata, quali fossero le società che abbiano fatto richiesta di arbitrato e l’ammontare della richiesta di presunti danni. E, infine, quale fosse la situazione del procedimento arbitrale e quali gli atti che la Regione intendesse avviare al riguardo”. Nella nuova interrogazione, i consiglieri Rossodivita e Berardo chiedono di sapere, oltre alle ragioni della mancata risposta, se corrisponda al vero la notizia secondo cui, a partire dal 14 ottobre 2010, la Guardia di Finanza sia presente negli uffici della Giunta per acquisire documenti che facciano luce sulla vicenda dell'Arcea S.p.a. e se il Cipe sia stato informato dell'esistenza di tali arbitrati”.
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