Regione Lazio, Rossodivita: risponde a Scalia

Dichiarazione di Giuseppe Rossodivita, consigliere regionale della Lista Bonino-Pannella 

Leggo la dichiarazione del Consigliere Scalia che la butta sulle preferenze, miserevole espressione di un pensiero che caratterizza, evidentemente, la sua interpretazione del ruolo di consigliere regionale.
Certo ho preso 776 preferenze facendo solo una promessa, non quella di far assumere persone a Lazioservice e dintorni, ma quella di rimanere Radicale, ed è per questo che mi sento il rappresentante di un partito e non “il reuccio locale che promette prebende in campagna elettorale”, “tipico militante non di una idea, ma dei fatti propri.”
Per il resto consiglio all’avvocato Scalia di leggere bene lo statuto per il quale “la commissione è presieduta da un consigliere dell’opposizione”, non da un  consigliere “indicato” dall’opposizione formata da  PD ed IDV, non agiti le acque dunque di una legalità evidentemente sconosciuta.
Che poi sino ad oggi considerare il PD e l’IDV quale opposizione è veramente arduo, vista l’unanimità delle decisioni di spesa presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio, quelli sono inciuci, non la candidatura radicale resa nota nel corso del consiglio del 3 giugno, ma evidentemente il consigliere Scalia era distratto dall’inciuciare con l’IDV e dal firmare la proposta di legge Tarzia sui consultori.
 

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