"Prendo l'iniziativa per dire che sui 14 candidati del cosiddetto listino, che credo fra poco sarà reso pubblico, non ci sono affatto 'mediazioni', e c'è una menzogna che circola. Emma Bonino non ha mai chiesto per i radicali 7 posti su 14. Emma Bonino molto saggiamente ha detto chiaramente al Comitato che lei come responsabile di quel listino si riservava di poter fare la sua mediazione almeno su metà del listino stesso. Le notizie circolate oggi- a partire dalla esclusione dei Verdi - sono tutte balle. Sappiate che sui 14 nomi nel listino ci saranno 2 radicali. 2". Lo ha detto Marco Pannella, intervistato da Radio Radicale sulle regionali del Lazio e la composizione del listino a sostegno di Emma Bonino.
"Noi - ha aggiunto Pannella - ci siamo mossi non da specialisti di poltrone. Specialisti di poltrone sono tutti, non dico quasi tutti ma tutti gli altri. Noi invece siamo da un cinquantennio gli specialisti nel non aver voluto poltrone, e nell'esser stati in questi anni la forza che ha determinato i pochi progressi civili di questo paese, dal divorzio all'aborto. Senza avere poltrone e senza avere posti".
"Meno male che c'e' Bersani, che ha tenuto a dichiarare che c'e' non una coalizione ma un accordo elettorale nel Lazio e anche altrove. Un accordo elettorale a partire dal fatto che loro non riuscivano a trovare un loro candidato, e c'era invece da mesi, da giugno, un candidato radicale. Ovviamente della composizione del listino nessuno e' soddisfatto al cento per cento, ma i radicali lo sono per senso di responsabilita'. Un risultato conseguito grazie non a 'mediazioni'. Ogni grande partito, e soprattutto l'altro grande partito romano e laziale (e ribadisco romano, non nazionale) non e' contento perche' probabilmente avrebbe voluto di piu'. Grazie a noi e ad Emma c'e' la speranza che ci sia un listino, e che ci sia una presidente e non un semplice candidato sconfitto", ha concluso Pannella.
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