- Dichiarazione di Marco Beltrandi, radicale, relatore in Commissione di Vigilanza Rai sulla par condicio
Roma, 12 febbraio 2010. “Ringraziando Furio Colombo che sul “Il Fatto Quotdiano” ha rotto oggi il disco stonato del conformismo di sinistra che non vuole la par condicio proprio nelle trasmissioni più importanti, sento il dovere di dover squarciare il velo da un’altra bugia di queste ore su quanto deciso in Vigilanza.
E’ stato infatti detto che tale regolamento sarebbe in violazione della legge sulla par condicio. Niente di più falso: chi volesse appurarlo può leggere l’art. 5, comma 1, della legge 28/2000 che riguarda l’informazione in campagna elettorale.
Qualcuno, di molto autorevole, ha poi citato l’art. 2, comma 2, della legge sulla par condicio, distorcendone però il testo che recita: “esse (le norme sulle tribune, ndr) non si applicano alla diffusione di notizie nei programmi di informazione”, laddove è chiaro che la diffusione di notizie nei programmi di informazione si riferisce chiaramente ai Tg, e a quegli approfondimenti che diffondono notizie. Ed infatti le nuove regole decise dalla Vigilanza non si applicano nei TG e nemmeno a trasmissioni come Report.”
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