I Radicali per Sant’Ambrogio consigliano al Sindaco Moratti la giusta risposta ad Albertini

Nell’intervista a cinque colonne rilasciata ieri al Corriere della Sera, Gabriele Albertini si è detto pentito per non aver completato lui il piano parcheggi di Milano prima di passare le consegne di Sindaco a Letizia Moratti, e l’ha criticata duramente in particolare per non aver portato a termine, con un affondo decisionista, i parcheggi interrati di S.Ambrogio e della Darsena, rinunciando poi a quest’ultimo. Eppure la Moratti, pur essendo contraria alla devastazione del Centro storico al pari dell’Assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, si era imposta di rispettare le decisioni di Albertini. Sgarbi è stato licenziato e il suo successore Finazzer Flory su Darsena e S.Ambrogio è stato muto come un pesce.

Il Portavoce dei Radicali per Sant’Ambrogio, Lucio Bertè, ha rivolto un invito al Sindaco Moratti :            “Albertini ha gravemente aggredito il patrimonio storico-archeologico e i siti urbani più significativi di Milano e ha ancora l’impudenza di rivendicare :“il Piano parcheggi l’ho organizzato io da Dittatore”. E infatti la Soprintendenza ai Beni archeologici della Lombardia aveva fornito al Sindaco Gabriele Albertini la carta delle preesistenze archeologiche della Città di Milano prima della stesura del Piano, e poi si era doluta del fatto che il “Commissario plenipotenziario” Albertini l’aveva totalmente ignorato, stipulando contratti in cui il sicuro ritrovamento di resti antichi erano contemplati come “rischio eventuale” accollato al Comune.
            La Legge della Regione Lombardia per il Governo del Territorio del 2004, nel conferire ai Comuni i poteri decisionali in materia urbanistica, aveva scommesso sulla loro capacità di attivare procedure democratiche per scelte trasparenti e il più possibile condivise, mobilitando le migliori competenze culturali organizzate tra i cittadini appassionati di storia e di arte, per la tutela e il recupero dei beni ambientali e paesaggistici, con una partecipazione collettiva alla costruzione di una migliore qualità dell’abitare la propria città.... Era una scommessa che presupponeva un salto in avanti del fare architettura e urbanistica, fuori da una tradizione immobilista e rinunciataria (che nei decenni non era bastata a tutelare gran che), ma attivando invece la creatività, per promuovere interventi di qualità perchè fondati sulla conoscenza, da parte degli abitanti, dei propri territori, della loro natura e della loro storia....In assenza di una Legge nazionale, in ogni Regione poteva esserci una svolta positiva. Ma nulla è accaduto di tutto questo. Albertini a Milano come Veltroni a Roma e come centinaia di Sindaci di destra e di sinistra in tutta Italia, hanno preferito approfittare dei pieni poteri “dittatoriali” conferiti loro da Governi di destra e di sinistra attraverso la truffa della dichiarazione di “emergenza” e l’applicazione impropria della Legge per la Protezione Civile in materia di urbanistica e lavori pubblici (agitando il mito del “buon Bertolaso” per tranquillizzare i cittadini). Questi poteri di intervento sono stati garantiti dalla complicità di Ministri per i Beni e le Attività culturali di destra e di sinistra, che hanno depotenziato le Soprintendenze e fatto carta straccia dei vincoli posti dalle Legge statali e regionali a salvaguardia dei patrimoni pubblici, per tutti i cittadini, per i loro superiori interessi di rango costituzionale, e per i quali rispondere anche in base alle Convenzioni internazionali dell’Unesco e del Consiglio d’Europa. Allora ben vengano i dubbi di Letizia Moratti, e a Lei diamo un suggerimento: la smetta di sforzarsi di compiacere Albertini, si riprenda le proprie convinzioni profonde e gli risponda per le rime, cioè secondo coscienza, da Sindaco in carica. Gli dica che, come i Radicali e il Presidente Formigoni, sosterrà la mozione 0307 che sarà votata in Consiglio regionale per la tutela del Cimitero ad Martyres di S.Ambrogio. I tempi ci sono per una degna sistemazione di questo sito così importante per Milano, che si deve preparare a ricevere milioni di ospiti da tutto il mondo per l’Expo 2015, e che visiteranno la Basilica di S.Ambrogio. Cosa preferiranno trovare, una fila di torrini di esalazione dei gas, rampe, scale di sicurezza..... o un Giardino della Memoria dedicato ai Martiri cristiani per la libertà religiosa, per la nonviolenza e il rispetto della religiosità di ciascuno?”

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