Pubblicità, Staderini: Bordoni dica tutta la verità anzichè prendere in giro i romani

 

  • Dichiarazione di Mario Staderini, della Direzione Nazionale di Radicali Italiani:
 
 
 
Il roboante annuncio dell'Assessore Bordoni, in assenza di alcune informazione, appare una sfacciata presa in giro.
Gradiremmo sapere dall'assessore, visto che oggi gli impianti pubblicitari censiti sono 31.636, quanti erano prima che l'Assessore si insediasse e soprattutto prima della sanatoria di alcuni mesi fa che ha scatenato una corsa all'installazione abusiva condonabile.
In secondo luogo, dei 31 mila impianti censiti, è stata verificata la conformità alla normativa stradale ed in particolare dei beni culturali?
I 540 mila euro di sanzioni, sono stati gia incassati o sono solo un auspicio?
E poi, per quale motivo e in base a quale criteri sono stati dati in locazione 2.500 spazi comunali ai privati?
L’affare, da quel che si vede per la città, al momento sembrano averlo fatto i pubblicitari, non certo i cittadini.
 
L'Assessore ed il comandante Giuliani, invece, nulla dicono degli spazi di pubbliche affissioni ( quelli contrassegnati dalla scritta SPQR), che da mesi sono abusivamente occupati dai manifesti politici, in particolare del PDL e del PD, senza il timbro che certifichi il pagamento della relativa tariffa comunale.
Sono state fatte le sanzioni e le rimozioni in danno previste dalle leggi, oppure si continua a lasciare impuniti i partiti ed i politici arroganti, che sequestrano la possibilità di far circolare idee in forza di uno scellerato patto bipartisan?
In assenza di risposte precise, ci troveremo di fronte ad una complicità manifesta ai danni della cittadinanza di cui i responsabili istituzionali del Comune dovranno presto rendere conto alla magistratura.
 

© 2009 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.