La legge 166 del 27 ottobre 2008 che ha convertito in legge il decreto-legge cosiddetto "Alitalia", contiene anche norme che modificano in modo retroattivo il diritto di riscossione delle polizze vita. A seguito di questa modifica retroattiva centinaia di cittadini si sono venuti a trovare all'interno di un meccanismo infernale, sentendosi dire da Poste Vita s.p.a. al momento del decesso di un loro genitore che potevano tranquillamente riscuotere il capitale alla scadenza naturale della polizza, salvo poi, in ottemperanza alla suddetta legge, sentirsi dire che il nuovo termine fissato, che dà tempo 1 anno dal decesso per riscuotere la polizza, era passato e aveva fatto andare in prescrizione (polizze "dormient", quindi perdita totale del capitale) la stessa.
In merito a questo ennesimo scandalo italiano, Michele De Lucia (tesoriere di Radicali italiani, candidato della Lista Bonino-Pannella alle Elezioni regionali del Lazio) e Nicola Vono (candidato lista Bonino-Pannella nella provincia di Torino per le Elezioni regionali del Piemonte) hanno dichiarato:
"Rileviamo che la legge 'salva Alitalia' continua a far danni, e il fantomatico 'Governo del fare' è sempre di più il governo del far male le cose, a danno dei cittadini e dello stato di diritto.
Nel merito della triste vicenda delle polizze assicurative sottoscritte da migliaia di risparmiatori con Poste Vita, ci sentiamo di chiedere con forza al governo di sanare immediatamente la questione. Non discutiamo il merito della norma che riduce i tempi di riscossione del capitale a seguito del decesso del sottoscrittore, ma il suo carattere retroattivo che ha colpito indiscriminatamente centinaia di cittadini.
Anche in questo frangente è questione di legalità, di pacta sunt servanda, anche perchè il governo si è guardato bene dall'informare i cittadini sulla modifica approvata.
Ma al danno si aggiunge la beffa, perchè quei capitali di quelle polizze andate in prescrizione dovrebbero confluire nel fondo del Tesoro creato per le vittime dei crack finanziari; se non fosse che il ministro Tremonti non ha ancora deliberato il regolamento attuativo e quindi il fondo non può erogare un centesimo a quelle 'vittime'.
Pertanto chiediamo al ministro di approvare immediatamente il regolamento attuativo.
Questo caso ci sembra l'ennesima riprova di come sia essenziale il voto alla lista Bonino-Pannella per tentare di ripristinare uno stato di diritto e una democrazia e abbattere questo regime sempre più ladro di conoscenza, di verità e quindi anche di denaro".
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