- Dichiarazione di Alessandro Capriccioli, membro di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni e del Comitato Nazionale di Radicali Italiani.
Alcuni diffusi giornali online di questa mattina presentano la notizia di una donna padovana costretta ad assumere la pillola del giorno dopo in seguito ad un scambio di seme nelle procedure di fecondazione assistita parlando esplicitamente di "aborto", "donna costretta ad abortire", "pillola abortiva", "interrompere la gravidanza" ed altre simili espressioni.
Siccome l'antiscientifica attribuzione di effetti abortivi alla pillola del giorno dopo è una delle mistificazioni con cui il fronte integralista cerca sistematicamente di negare i diritti delle donne, sarebbe opportuno che chi scrive di questi temi avesse il senso di responsabilità di informarsi e di utilizzare le parole tecnicamente più appropriate per presentare le notizie al pubblico, a meno di non voler finire -sia pure involontariamente- per contribuire alla quotidiana opera denigratoria portata avanti dai fondamentalisti.
Per opporsi a tale operazione di vero e proprio ostruzionismo, ricordiamo che sul portale Soccorso Civile dell'Associazione Luca Coscioni (http://www.lucacoscioni.it/soccorsocivile) sono disponibili i modelli per denunciare i medici e i farmacisti che, invocando una impropria obiezione di coscienza, non prescrivono la pillola del giorno dopo o si rifiutano di venderla.
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