Pensioni, De Lucia: indispensabile intervenire subito con misure strutturali. Non è tollerabile che per mandare in pensione gente che ha 59 anni si sfasci il sistema e si condannino le giovani generazioni alla povertà

·       Nota di Michele De Lucia, Tesoriere di Radicali italiani

La crisi sta facendo venire a galla la verità sullo stato del sistema previdenziale italiano: un sistema che quest’anno consentirà a chi ha versato 36 anni di contributi di andare in pensione con appena 59 anni di età. Un sistema nel quale il bilancio dell’Inps sembra roseo solo perché lo Stato interviene con trasferimenti diretti – che non vengono iscritti a debito – per 70 miliardi di euro (fare un confronto con il bilancio dell'Inpdap, che beneficia invece di anticipazioni, in quanto tali iscritte a debito, per vedere la differenza). Un sistema che si regge grazie alla gallina dalle uova d'oro rappresentata dalla Gestione separata, per cui i più deboli – giovani parasubordinati – versano i loro contributi a fondo perduto, per pagare invece le pensioni a dei nemmeno sessantenni. Per non parlare degli effetti della crisi sulla ''gobba'' pensionistica, in arrivo ben prima del previsto.
 
Questo è il trionfo della partitocrazia, che da produttrice di povertà diverrà presto produttrice di miseria, se non ci saranno subito riforme strutturali (salvo correre a mettere le solite ''pezze'', come annunciato dal governo).
 
Nel 2004 Berlusconi varò, con lo ''scalone'' di Maroni, una finta riforma previdenziale: se ne previde l'entrata in vigore per il 1° gennaio 2008! Nel 2007 il governo Prodi, sotto la pressione dei sindacati e dei comunisti, e nonostante la riduzione del danno operata dai radicali, introdusse gli ''scalini'', scaricando il costo dell’operazione – circa dieci miliardi di euro – in gran parte proprio sui parasubordinati.
 
C’è ancora qualcuno, al governo, nella maggioranza, nella ''opposizione'', nei sindacati ultraconservatori e ultracorporativi, che abbia il fegato di sostenere che ''non si fanno riforme in tempo di crisi'' e che ''non è necessaria alcuna riforma delle pensioni''? Quella depositata in Parlamento dai radicali, consentirebbe di liberare a regime miliardi di euro ogni anno, di salvare il sistema e di fare la riforma universale degli ammortizzatori sociali, uscendo dalle logiche di emergenza (con annessa spesa pubblica clientelare).
 

Esiste un giornale, agenzia o tg che voglia dare queste informazioni ai suoi lettori? 

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