Pena di morte, Zamparutti: Italia non collabori a iniezione letale USA

Iniezione letale

 

La deputata Radicale e tesoriera di Nessuno tocchi Caino Elisabetta Zamparutti ha presentato oggi una interrogazione urgente al Presidente del Consiglio e al Ministro della Salute in relazione alla notizia diffusa dall'organizzazione umanitaria britannica "Reprieve" e pubblicata dal sito web di Repubblica, secondo la quale la Hospira Spa, un'azienda farmaceutica con base a Liscate, in provincia di Milano, è stata incaricata di produrre ed esportare negli Stati Uniti il Pentotal, un potente barbiturico utilizzato in tutti i protocolli di iniezione letale e la cui scarsità ha provocato il rinvio delle esecuzioni in vari Stati della federazione americana. Nella sua interrogazione, sottoscritta da tutti i deputati Radicali, Elisabetta Zamparutti chiede a Berlusconi e a Sacconi di "intervenire, in coerenza anche con l'impegno dell'Italia che ha abolito la pena di morte ed è mobilitata a tal fine a anche a livello internazionale, perché siano rispettate tutte le nostre leggi e le norme europee che vietano di cooperare in qualsiasi modo alla pratica della pena capitale, della tortura o di altri trattamenti crudeli e inumani." "Sarebbe paradossale che proprio il nostro Paese, che abolito la pena di morte ed è impegnata in queste settimane al Palazzo di Vetro per l'approvazione di una nuova Risoluzione per la Moratoria universale delle esecuzioni capitali, aiuti ora gli Stati Uniti a reintegrare le scorte di Pentotal per l'iniezione letale, la cui scarsità ha dato in questi mesi un po' di respiro ai detenuti del braccio della morte," ha dichiarato Elisabetta Zamparutti.
 
Interrogazione a risposta scritta
 
Al Presidente del Consiglio
Al Ministro della salute
 
Premesso che:
Il 16 novembre 2010, il sito web Repubblica.it ha pubblicato la notizia in possesso di “Reprieve”, un’organizzazione umanitaria britannica che si batte contro la pena capitale e la tortura in tutto il mondo, secondo la quale la Hospira Spa, un’azienda farmaceutica con base a Liscate, in provincia di Milano, è stata incaricata di produrre Sodium Thiopental (o Pentotal), un potente barbiturico utilizzato, tra l’altro, in tutti i protocolli di iniezione letale dei vari Stati della federazione americana.
Secondo la notizia, a partire da gennaio, la società milanese, sussidiaria di una multinazionale americana, dovrebbe esportare la sostanza negli Usa, dove la carenza di Pentotal ha già indotto una decina di Stati, tra cui il Kentucky, l’Ohio, il Missouri, l’Arizona e l’Oklahoma a rinviare le esecuzioni già programmate fino a che non riceveranno nuove dosi.
Inoltre, secondo l’avvocato Clive Stafford Smith, direttore di “Reprieve”, uno dei difensori dei diritti umani più famosi del mondo, la fabbrica milanese “è stata già usata in passato per questo scopo”, cioè la produzione di Sodium Thiopental da destinare ai penitenziari americani, almeno fino a quando la produzione non riprenderà negli Stati Uniti.
Negli Stati Uniti, la casa madre, la Hospira che ha sede nei sobborghi di Chicago, ha spiegato che la carenza deriva dalla carenza di un altro farmaco, il Propofol, di più comune uso nelle sale operatorie, il che avrebbe indotto diversi anestesisti a ripiegare sul Pentotal, generando così la scarsità del barbiturico.
La Hospira ha assicurato che le scorte potrebbero essere ripristinate nei primi mesi del 2011 e, nonostante abbia ribadito che “la ditta produce questo farmaco per migliorare o salvare una vita umana e che il suo uso va limitato esclusivamente alle indicazioni scritte sull’etichetta del farmaco”, è probabile che le iniezioni letali con l’uso di Pentotal continuino come in passato.
Nel frattempo, lo Stato dell’Arizona se ne è procurato un quantitativo, prodotto da un’altra azienda farmaceutica in Gran Bretagna, con il quale è il 27 ottobre scorso è stata eseguita l’iniezione letale nei confronti di Jeffrey Landrigan, ragion per cui “Reprieve” ha fatto causa alla ditta farmaceutica britannica chiedendo che venisse vietata la vendita del farmaco negli Usa in base a una norma europea (EU Council Regulation 1236/2005) che definisce illegale l’esportazione di prodotti «utilizzabili per la pena capitale, la tortura o altri trattamenti crudeli e inumani”.
L’Italia non ha la pena capitale ed è impegnata proprio in queste settimane al Palazzo di Vetro per l’approvazione di una nuova Risoluzione per la Moratoria universale delle esecuzioni capitali.
 
Per sapere:
Se corrisponde al vero quanto detto in premessa e, in particolare, se l’azienda farmaceutica Hospira con base a Liscate sia stata incaricata di produrre Sodium Thiopental per il “mercato” americano e se lo abbia già fatto in passato.
Se non ritiene di dover intervenire, in coerenza anche con l’impegno dell’Italia che ha abolito la pena di morte ed è mobilitata a tal fine a anche a livello internazionale, perché siano rispettate tutte le nostre leggi e le norme europee che vietano di cooperare in qualche modo alla pratica della pena capitale, della tortura o di altri trattamenti crudeli e inumani.
 
Elisabetta Zamparutti
 

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