Roma, 13 dicembre 2010
Il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha incontrato oggi esponenti di Nessuno tocchi Caino e della Comunità di Sant’Egidio per cercare una soluzione volta a evitare, nel rispetto della libertà di commercio, che il Pentotal prodotto in Italia finisca direttamente o indirettamente nei penitenziari degli Stati Uniti e di altri Paesi dove si pratica l’iniezione letale.
Il Ministro Frattini ha condiviso le preoccupazioni manifestate dalla delegazione composta dalla Deputata Radicale Elisabetta Zamparutti, dal Segretario di Nessuno tocchi Caino Sergio D’Elia e dal portavoce della Comunità di Sant’Egidio Mario Marazziti, ai quali ha assicurato di voler risolvere la questione in tempi brevi, coinvolgendo anche i Ministri competenti alla Salute e alle Attività Produttive. A tal fine Frattini ha comunicato ai rappresentanti delle associazioni abolizioniste che è sua intenzione convocare nei prossimi giorni alla Farnesina i vertici dell’azienda farmaceutica Hospira con sede a Liscate (Milano), incaricata dalla casa madre americana di produrre il farmaco che da gennaio dovrebbe iniziare a spedire negli Stati Uniti.Il ministro Frattini ha altresì annunciato il parere favorevole alla mozione depositata alla Camera dei Deputati da Elisabetta Zamparutti e sottoscritta da rappresentanti di tutti i gruppi politici, che impegna il Governo a garantire che la produzione e la vendita all’estero di Sodio Tiopentale da parte della Hospira di Liscate siano autorizzate esclusivamente per scopi medici e a condizione che il barbiturico prodotto in Italia non sia utilizzato nella pratica dell’iniezione letale. Frattini ha infine annunciato agli esponenti di Nessuno tocchi Caino e della Comunità di Sant’Egidio di voler sollevare la questione anche a livello europeo perché il controllo sull’esportazione di Pentotal sia condiviso dai Paesi membri dell’Unione Europea, in linea con le norme nazionali e comunitarie che vietano la pratica della pena di morte.
Un controllo all’espatrio del Sodio Tiopentale è stato di recente stabilito dal Governo britannico, dopo che l’organizzazione umanitaria Reprieve aveva documentato come l’anestetico importato dal Regno Unito era stato utilizzato nell’ottobre scorso per uccidere un condannato a morte in Arizona.
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