Papa, Beltrandi e Corleo: interrogazione urgente sui fatti di Palermo. La visita del pontefice ha prodotto la violazione dei diritti di libertà

Papa mobile a Palermo

Dichiarazione di Marco Beltrandi, deputato radicale e Donatella Corleo, esponente di “Radicali Palermo”

La visita del Papa a Palermo, domenica scorsa, ha prodotto tra i suoi effetti anche un comportamento illegittimo degli agenti digos e la violazione dei diritti di libertà dei palermitani.
Questi i fatti: gli agenti hanno fatto irruzione nella libreria AltroQuando, durante un dibattito sulla visita del Papa in città. Scopo dell’irruzione è stato quello di sequestrare uno striscione che riportava una semplice frase: “I love Milingo”. Nessuna offesa al Papa né ad altri esponenti ecclesiatici è stato rilevato dagli agenti.
Non avendo alcuna autorizzazione del magistrato, l’irruzione degli agenti ha violato il diritto alla libera manifestazione del pensiero e all’inviolabilità del domicilio, cioè ha violato gli articoli 21 e 14 della Costituzione.
Per questo motivo il deputato radicale Marco Beltrandi ha presentato un’interrogazione urgente a Maroni per conoscere i motivi di un simile comportamento. 
Donatella Corleo, esponente di “Radicali Palermo”, ha commentato l’episodio: “in una democrazia liberale, una delle missioni parlamentari è quella di chiedere conto dell’azione dell’esecutivo. Ciò che ha fatto con Beltrandi. Speriamo che il ministro abbia la bontà di rispondere”.
Beltrandi stesso, denunciando la gravità dei fatti, rivendica la grande importanza della funzione parlamentare di controllo dell’operato del governo. Per Beltrandi la situazione è grave perchè: “l’Italia sta abbandonando lo status di democrazia liberale, precipitando verso quello di democrazia “reale”, con tutte le sue conseguenti e dannose degenerazioni”.

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