Paese che vai Tribunale che trovi

 

Dichiarazione di Maurizio Bolognetti, Direzione Nazionali Radicali Italiani e Segretario Ass. Radicali Lucani
 
“In una gelida sera d’inverno l’agrimensore K giunge in un villaggio governato dal mitico Conte, che abita in un immenso Castello, in collina. K. Intende fare delle terre del Conte la sua dimora ed esercitare qui la sua professione; le difficoltà superano però ogni attesa.”
 
Contrariamente a quanto avvenuto in Lombardia, dove la richiesta di accesso agli atti sul deposito delle liste formulata dai Radicali è stata accolta, in Basilicata analoga richiesta è stata respinta sia dal Tribunale che dalla Corte d’Appello. Da un capo all’altro della penisola la giurisprudenza cambia.  Incredibile ma vero, il diniego opposto da Tribunale e Corte d’Appello di Potenza si basa su un articolo della stessa legge da noi citata per ottenere l’accesso alla documentazione presentata dalle liste concorrenti ammesse. La legge in oggetto e la 241/90.
Contrariamente a quanto affermato dalla sig. Elisa Caleffi, non cerchiamo cavilli ma esigiamo il rispetto delle regole per evitare il perpetuarsi di una tradizione molto italiana, in base alla quale le leggi per alcuni si applicano per altri si interpretano.
La fase di formazione delle liste e di raccolta delle sottoscrizioni, come già avvenuto nel 2000 e nel 2005, è stata caratterizzata dal mancato rispetto delle regole.
In uno stato di diritto, il momento della presentazione delle candidature è il momento costitutivo della procedura elettorale e del formarsi dei poteri istituzionali.
Come sia stata gestita questa importante fase dal ceto oligarchico partitocratico è sotto gli occhi di tutti.
 
Abbiamo più volte ripetuto che senza democrazia non ci sono elezioni, ma solo violente finzioni contro i diritti civili e politici che sono diritti umani. Di tutta evidenza lo stato della democrazia in questo paese è a dir poco comatoso. La Lista Bonino-Pannella, che alle ultime elezioni Europee ha raggiunto in Basilicata quasi il 2% dei consensi, non ha potuto presentare le proprie liste in queste elezioni regionali. I Radicali Lucani, che da soli nel 2004 raccoglievano circa 7000 sottoscrizioni in calce al Referendum sulla legge 40, non hanno potuto per la situazione di patente illegalità raccogliere 2000 sottoscrizioni. E così il partito più vecchio della storia repubblicana in queste elezioni regionali lucane non ci sarà, espulso da un sistema che fa strage di diritto e legalità.
 
Delle 4 ore trascorse presso il palazzo di Giustizia di Potenza, nella giornata di martedì 2 marzo, resta l’intercalare del cancelliere della Corte d’Appello De Fata: “Frat mi”.
 
Mi fa piacere che il cancelliere De Fata mi consideri un fratello, siamo tutti fratelli.
 
Spero che i magistrati del tribunale di Potenza non me ne vogliano se affermo che la situazione che ho vissuto martedì mattina è stata Kafkiana e surreale. Mi son sentito un pochino come l’Agrimensore K protagonista del romanzo “Il Castello”.
 
Un incessante su e giù per le scale del tribunale in attesa di una risposta che tardava a venire, e, tra una discesa a l’altra, l’incontro con avvocati che mi porgevano santini elettorali e con candidata fantasma.
 
Forse riproporrò la richiesta di accesso, ma intanto dico ai Tribunali lucani di controllare con attenzione, perché in base a quello che hanno scritto i giornali della Basilicata le illegalità e le irregolarità potrebbero essere davvero tante.
 
Infine, ma non ultimo, tengo a precisare che non ho elementi per poter affermare che sabato si siano verificate irregolarità all’interno del Tribunale di Potenza, ma di certo fino alle ore 16.30 da quel tribunale si poteva entrare ed uscire liberamente. L’aver consegnato un numero ai presenti, come si fa all’ASL, senza aver ritirato il pacco con firme e certificati, non è stata scelta felice. Nello stesso tribunale dove nella giornata di Sabato 27 febbraio si consentiva il libero accesso almeno fino alle ore 16.30, si è negato a noi radicali, contrariamente a quanto disposte in altri tribunali d’Italia, la possibilità di poter verificare quanto consegnato dalle liste concorrenti.
 
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