Pacco bomba Milano. Testa (Detenuto Ignoto): quando l’anarchico fa il gioco della Lega…

Se fossi un’anarchica bombarola aspetterei certamente il giorno prima delle elezioni regionali per mandare un pacco esplosivo alla Lega Nord, con l’intento di denunciare episodi di stupro dentro i Cie, e con il risultato ottenuto non solo di aver provocato gravi ustioni a un povero malcapitato addetto delle Poste, ma soprattutto di dare modo di dimostrare coi fatti quel clima d’odio presunto, che è sempre più il cavallo di battaglia elettorale di quelle stesse forze politiche che hanno legiferato per la creazione dei Cie e per la criminalizzazione degli immigrati…

Ma poiché sono solo una Radicale nonviolenta, probabilmente va al di là delle mie possibilità comprendere certe “finezze” strategiche dell’eversione, che è da condannare sempre e comunque. Penso però che sia il caso, ovviamente, di indagare a fondo sul pacco esploso questa mattina alle poste di Milano, su chi l’abbia spedito e con quali reali intenzioni politiche.
Con la stessa urgenza e accuratezza, però, lo Stato dovrebbe anche sempre garantire la correttezza di indagini che portino a conclusioni certe quando si hanno notizie di reato da verificare in vicende che vedono coinvolte persone sottoposte a limitazioni della libertà personale, sia che si tratti di donne immigrate che denunciano stupri dentro un Centro di Identificazione ed Espulsione, sia quando capita, come purtroppo accade, che dei detenuti escano morti dalle prigioni con addosso segni evidenti di violenze, casi che troppo spesso vanno incontro a rapide e insostenibili archiviazioni.        

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