PA, Staderini: bene la Pec ma piano e-gov 20102 in ritardo

 

Nella Giustizia fallito l’obiettivo delle notifiche telematiche
 
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
 
Roma, 26 aprile 2010
 
Fa bene il Ministro Brunetta a mettere al centro della sua azione lo sviluppo della posta elettronica certificata, primo passo per una rivoluzione dei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini.
Il resto del Governo sembra, però, lasciarlo solo.
Occorre, purtroppo, registrare il fallimento di uno degli obiettivi strategici del “Piano di e-government 2012” messo a punto dall’Esecutivo il 21 gennaio 2009.
Nel settore Giustizia, infatti, la trasmissione telematica delle notifiche e delle comunicazioni giudiziarie continua a rimanere un miraggio, nonostante i 90 milioni di euro stanziati per l’innovazione digitale nel sistema giudiziario.
L’obiettivo previsto dal Piano di rendere possibile, entro il 30 marzo 2010, l’invio digitale di tutti i documenti processuali alle parti costituite in giudizio, è completamente fallito.
Fatte salve alcune lodevoli eccezioni dove per l’invio della notifica il personale di cancelleria impiega poco meno di un minuto, in tutta Italia la notifica degli atti giudiziari continua ad essere fatta con i sistemi tradizionali, ovvero con tempi di attesa dalle 4 alle 9 settimane.
Allo stesso modo è fallito l’obiettivo dell’accesso telematico alle sentenze ed al fascicolo dei procedimenti.
Aspettiamo che il Ministro della Giustizia fissi subito nuove scadenze, perché solo una seria ed effettiva dematerializzazione dei milioni di processi pendenti può produrre significativi risparmi sulla durata dei processi e sulle spese di gestione.

© 2010 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.