Onu: Pannella: cittadini italiani dimenticati da UPR, vittime come rom sinti e immigrati della negazione decennale dello Stato di Diritto in Italia
Ginevra
A termine della sessione della Revisione universale periodica (UPR) dell'Italia all'Onu di Ginevra, Marco Pannella e Marco Perduca, in delegazione del Partito Radicale Nonviolento al consiglio dei diritti umani hanno incontrato la stampa distribuendo la traduzione in inglese di una versione in inglese de "La peste italiana" (scaricabile su www.radicali.it).
Pannella ha esordito ricordando come dal dibattito della mattina fossero stati tenuti fuori I cittadini italiani, "fin dal giorno in cui e' entrata in vigore la Costituzione, vi e' stata una costante negazione di quelle parti che, frutto del ricordo del Ventennio fascista, davano al cittadino la possibilita' di agire contro il potere centrale". In particolare Pannella ha ricordato ai corrispondenti internazionale come solo nella meta' degli anni '70 si sia data la possibilita' agli italiani di votare per I governi regionali e di abrogare delle leggi con referendum nazionali. "Esempi emblematici della totale mancanza di Stato di Diritto in Italia". Pannella ha poi dato I numeri della mala amministrazione della giustizia italiana, non ricordati nel dibattito all'Onu, "11 milioni di processi tra penali e civili in corso senza tempi certi, che quindi violano il diritto a un giusto processo di quasi un terzo degli italiani". A proposito di giustizia il Senatore Marco Perduca ha denunciato come anche la situazione carceraria fosse assenti dallo UPR. "Con oltre 65mila presenza laddove la capienza regolamentare sarebbe di 42mile, le carceri italiane sono fuori legge e a niente varranno, se mai dovessero essere costruiti entro il 2012, i 21mila nuovi posti previsti dal piano carceri che e' finanziato solo per un terzo". Circa gli adeguamenti agli obblighi internazionali, Perduca ha ricordato come nel dibattito sul 'pacchetto sicurezza' il sottosegretario Mantovano avesse dato parere negativo a un emendamento della delegazione Radicale nel Pd che traduceva in italiano la norma per introdurre il reato di tortura nel codice penale italiano, "tra le altre cose" ha proseguito Perduca, "l'Italia non ancora ratificato l protocollo opzionale della convenzione Onu sulla tortura ne' adeguato i propri codici allo statuto della Corte penale internazionale". Perduca ha poi smentito quanto detto dalla delegazione italiana che ha cercato di rassicurare molte delle preoccupazioni circa la creazione di un'autorita' nazionale sui diritti umani "esistono sicuramente molti disegni di legge, tra I quali anche quelli Radicali alla Camera e al Senato, ma a oggi l Governo non ha manifestato intenzioni di garantire corsie preferenziali, stesso dicasi per la tortura o l'ombudsman per l diritti del fanciullo". Perduca ha concluso ricordando come I Radicali "siano stati gli unici a opporsi alla ratifica del Trattato Italia-Libia, e che comunque questo non prevede norme di regolamentazione dei flussi migratori con Tripoli. Esistono altri quattro accordi" ha concluso il Senatore Radicale "ma non parlano di immigrazione. Forse ci son dei patti segreti?".
Prima di concludere Marco Pannella ha voluto anche ricordare la sua lotta perche' emerga la verita' sugli ultimi mesi che portarono alla guerra al'Iraq. "Anche grazie a quanto e' emerso con Claire Short alla Commissione Chilcot settimana scorsa" ha detto Pannella "siamo vicini allo scoppio della verita'. Una seconda risoluzione all'Onu avrebbe dichiarato illegale l'attacco, Saddam era pronto a rispondere favorevolmente alla richiesta di almeno sette stati arabi di andare in esilio, Bush, Blair e Berlusconi utilizzarono Gheddafi per boicottare l'unica vera alternativa alla guerra. La deposizione di Straw, e anche le domande, son state di basso livello, occorre porre al centro del prosieguo dell'inchiesta cio' che abbiamo documentato da anni e che e' confermato da documenti inglesi e spagnoli desecretati in merito alle riunioni di Crawford del 22 febbraio 2003."
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