· Elisabetta Zamparutti, deputata radicale in Commissione Ambiente, sulla decisione della Commissione europea di togliere l'embargo suglio OGM ha dichiarato:
"Siamo di fronte ad una decisione epocale che potrà avere effetti interessanti. L'autorizzazione alla coltivazione della patata geneticamente modificata Amflora, prodotta dalla multinazionale Basf, può comportare un minor impatto della chimica sull'ambiente a favore invece di produzioni biologiche.
Non sarà infatti più necessario ricorrere a sostanze chimiche per l'estrazione di questo prodotto utile ai fini della produzione di collanti a base di amido per uso industriale.
Si tratta poi di una pianta che non si riproduce tramite impollinazione e quindi la sua diffusione non rappresenta una minaccia da questo punto di vista.
La decisione europea segna inoltre una rottura del monopolio Monsanto nel campo degli OGM in Europa, ed è significativo che l'autorizzazione l'abbia avuta un soggetto operante nella chimica, segno di una possibile riconversione delle industrie operanti in questo settore verso il biologico. Gli ambientalisti dovrebbero tenerne conto.
Quanto al fatto che la patata geneticamente modificata è resistente ad un antibiotico, questo fatto non deve allarmare essendo già il 50% dei batteri nel nostro intestino resistenti a questo antibiotico che non mi sembra venga ancora prescritto."
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