Nucleare, Mellano e Manfredi: l'Enel ha individuato i siti, ma il Governo li renderà noti prima delle elezioni regionali?

 

 

Dopo che l’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, ha dichiarato in televisione che i siti dove sorgeranno le centrali nucleari sono già stati individuati ma si aspetta l’imprimatur del governo, Bruno Mellano (presidente di Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Comitato nazionale RI) hanno dichiarato:

 

La tecnocrazia nuclearista è pronta ma il governo Berlusconi non è affatto pronto. Innanzitutto, scommettiamo che attenderà a rendere noti i siti delle centrali nucleari i risultati delle elezioni regionali di fine marzo, per non rischiare di perdere centinaia di migliaia di voti? E poi è già saltata la tabella di marcia del “ritorno al nucleare”: entro fine novembre doveva essere istituita l’Agenzia per la sicurezza nucleare, ma lo scontro sotterraneo fra i “vasi di ferro” Scajola e Tremonti ha fatto slittare il provvedimento. Il ligure Scajola ha proposto come sede Genova ma la tecnoburocrazia romana ha forti problemi a fare trasloco; e siamo in alto mare anche sul nome del Presidente dell’Agenzia. Infine, è bloccato anche il decreto di riorganizzazone della Sogin, la società che dovrebbe finalmente individuare il sito nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari.

 

In sintesi: per il rilancio del nucleare italiano, la tecnocrazia è pronta, la partitocrazia no.

 

 

 

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