NPSG: HURINET-U e UCICC organizzano una prima missione in Uganda con rappresentanti di alto livello degli stati parte della Corte Penale Internazionale

 


Non c'è Pace Senza Giustizia (NPSG), Human Rights Network - Uganda (HURINET-U), e la Coalizione Ugandese sulla Corte penale internazionale (UCICC), organizzano il 25-29 gennaio 2010, una prima missione in Uganda da parte dei rappresentanti degli Stati parte della Corte penale internazionale (CPI) per incontrare le vittime, le comunità locali, gruppi della società civile e rappresentanti di governo e funzionari locali.

Questa prima missione sul campo in Uganda, che vedrà tra i suoi partecipanti il Presidente dell'Assemblea degli Stati parte della Corte penale internazionale, Christian Wenaweser, così come delegati di Danimarca, Kenya, Sud Africa e Sierra Leone, fa parte di una campagna più ampia lanciata da NPSG, HURINET-U e UCICC per creare opportunità di interazione tra delegati degli Stati parte della CPI e rappresentanti di vittime e di comunità colpite dal conflitto tenutosi in Uganda, e per sottolineare l'importanza della Conferenza di Revisione della CPI, che si terrà a Kampala nel maggio-giugno 2010.
 
 
Dichiarazione di Ndifuna Mohammed, Coordinatore Nazionale di HURINET-U, e Niccolò Figà-Talamanca, Segretario Generale di Non C’è Pace Senza Giustizia:
 
"Sin da quando il governo ugandese ha riferito sulla situazione in Uganda alla Corte penale internazionale nel 2004, la Corte è diventata una istituzione fondamentale nella ricerca della giustizia per le vittime delle atrocità commesse durante il lungo conflitto ugandese. Dato che il conflitto rimane irrisolto e i mandati di cattura emessi dalla CPI contro massimi esponenti della Lord's Resistance Army (LRA) non sono stati eseguiti, la situazione in Uganda è di grande rilevanza rispetto a tutti gli argomenti che verranno affrontati durante la Conferenza di revisione - la complementarietà, la cooperazione, l'impatto del sistema dello Statuto di Roma sulle vittime e le comunità interessate, e il suo impatto sui processi di costruzione della pace.

La Conferenza di revisione della CPI che si terrà in Uganda è un'opportunità senza precedenti per portare rappresentanti degli Stati Parte della CPI a interagire e dialogare direttamente con le popolazioni più interessate dal lavoro della Corte, così come per sviluppare la consapevolezza e la comprensione tra i cittadini ugandesi del  ruolo della Corte penale internazionale. Attraverso la serie di di visite sul campo prima della Conferenza e attraverso un pubblico dialogoin occasione della Conferenza stessa, il nostro progetto mira a favorire una maggiore comprensione da parte degli Stati Parte delle esigenze e aspirazioni di giustizia di quelle popolazioni.

Siamo convinti che rafforzare la presenza in loco della CPI, renderla più efficace e più accessibile a tutti i livelli (con il governo, la società civile, i rappresentanti delle vittime e delle comunità interessate), in Uganda come in altri paesi interessati dal suo lavoro, rafforzerà il suo impatto nella lotta contro l'impunità e nella costruzione di una pace sostenibile in tali paesi.

Esortiamo gli Stati Parte della Corte penale internazionale ad approfittare di questa occasione per avvicinarsi alle persone coinvolte dal loro lavoro. Questo renderà il processo di valutazione del suo operato veramente significativo, cominciando ad incrementare la capacità della Corte penale internazionale e degli Stati parte di meglio rispondere a quelle persone".
 
 
Per ulteriori informazioni, contattare: Joyce Apio (UCICC, Kampala): ucicc@hurinet.or.ug, Tel: +256.752.866.431; Alison Smith (NPWJ, Bruxelles): asmith@npwj.org, Tel: +32.486.986.235; o Nicola Giovannini (Bruxelles): ngiovannini@npwj.org, Tel: +32-2-548-39 14.

© 2010 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.