Nomine. Staderini: prepariamoci a guerra tra bande. Paralisi ultimo stadio partitocrazia

Eni, il palazzo

Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani 

Il permanere in capo a Berlusconi dell'interim del Ministero dello Sviluppo rappresenta l'ultimo stadio del cortocircuito partitocratico che colpisce il nostro Paese ogni volta che si deve procedere a delle nomine.
Se per il posto di Ministro, però, siamo davanti a ragioni di opportunità pur rilevantissime, il caso della mancata nomina del Presidente della Consob è una inaccettabile inadempienza di legge.
Sono anni che organi di rilevanza costituzionale e istituzioni di garanzia operano per mesi, a volte per anni, in assenza del plenum previsto dall'ordinamento.
è capitato alla Corte costituzionale, al Csm, allo stesso Parlamento, mentre ancora oggi l'Autorità di regolazione per l'energia e il gas opera priva dei Commissari previsti dall'ordinamento.
A prevalere su tutto, causando la paralisi, è la necessità delle oligarchie di spartirsi i posti di potere, poco importa se ciò incide su rispetto della legge ed efficienza delle istituzioni.
Se consideriamo che, oltre alle nomine nelle fondazioni bancarie, nella primavera 2011 dovranno essere rinnovati i vertici di società come Eni, Finmeccanica, Enel, Terna, Poste, c'è da attendersi mesi di guerre tra bande. Altro che processo breve.

 

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