Morte Aldo Bianzino, Bernardini: rinvio a giudizio agente di custodia dimostra che si cerca la verità. La tragedia umana non potrà essere più nascosta. L'11 dicembre con Marco Pannella, saremo a Perugia

  • Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale – Pd:
 
Oggi al processo che si è tenuto a Perugia sulla vicenda riguardante la morte di Aldo Bianzino, avvenuta la notte del 14 ottobre 2007 nel carcere di Capanne di Perugia, è stato deciso il rinvio a giudizio dell’agente di custodia accusato di non avere chiamato i soccorsi nonostante i solleciti e la richiesta di aiuto proveniente dalla cella. I reati sono quelli di omissione di soccorso, omissione in atti di ufficio e falso. Il processo a suo carico inizierà il 28 giugno 2010. Il Giudice ha anche accolto al richiesta di costituzione di parte civile dell’Associazione ‘Verità per Aldo’.
 
Non possiamo che esprimere tutta la nostra soddisfazione perché questa decisione dimostra che si vuole cercare la verità su un terribile episodio che ha causato alla famiglia Bianzino altri drammi. Rudra Bianzino, il figlio di Aldo, che oggi ha 16 anni, è rimasto solo. La nonna morì pochi mesi dopo la morte di Aldo e, la madre, è morta pochi mesi fa di dolore.
 
Sulla richiesta di archiviazione fatta dal Pm della Procura di Perugia è stata presentata una seconda istanza di opposizione dalla famiglia di Aldo Bianzino e l’udienza che dovrà esaminare la richiesta è fissata per l’11 dicembre prossimo. Quel giorno anche noi saremo a Perugia con Marco Pannella, parlamentari e dirigenti radicali.

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