Morgan-Giovanardi, Farina Coscioni: sottosegretario calmi i suoi furori forcaioli. Non gli basta aver riempito con la legge che porta il suo nome le celle di tossicodipendenti?

 

NON SONO BASTATE LE VERGOGNOSE DICHIARAZIONI SUL CASO CUCCHI? QUELLO CHE IRRITA E NON SI VUOLE E’ CHE SU QUESTIONI COME LA DROGA PER UNA VOLTA NON SI FACCIANO TRASMISSIONI IDEOLOGICAMENTE E PREGIUDIZIALMENTE SCHIERATE
 
 Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni deputata radicale e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni
 Il sottosegretario Carlo Giovanardi ha perso ancora una volta una buona occasione per tacere; evidentemente, non basta riempire le celle di tossicodipendenti grazie a una legge criminogena che porta anche il suo nome; e non sono sufficienti le vergognose dichiarazioni rese sul caso Cucchi, cui ha fatto seguito una patetica retromarcia; Giovanardi ora ne colleziona un’altra, scagliandosi contro la puntata di “Anno Zero”, colpevole di aver dedicato una puntata al caso Morgan, e definita “un inno alla droga”. Ho mille e un motivo per dolermi per le trasmissioni di “Anno Zero” e per il comportamento di Michele Santoro, che – al pari di altri conduttori di approfondimento politico – per tutti questi anni hanno discriminato e censurato Marco Pannella, Emma Bonino, i radicali, i loro temi e iniziative politiche. Per queste discriminazioni e queste censure, che nonostante i ripetuti richiami e denunce delle autorità di garanzia permangono e anzi si aggravano, Giovanardi e il suo governo assistono indifferenti e compiacenti; salvo poi insorgere quando – raramente – accade di assistere a trasmissioni che “steccano” rispetto ai diktat governativi. Siamo arrivati al punto che perfino Adriano Celentano dà fastidio e gli va tolta la possibilità di esprimersi. E’ la conferma che si vogliono, su questioni come la droga e la tossicodipendenza, trasmissioni ideologicamente e pregiudizialmente schierate. E’ il proibizionismo ad alimentare i guasti e i danni che Giovanardi evoca. Invece di stolte e impossibili proibizioni e crociate ideologiche occorre informazione corretta, e molta comprensione per le vittime di questi drammi, non gli sproloqui e le crociate in cui Giovanardi si distingue pensando in questo modo di guadagnare brandelli di consenso

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