Manifesti: Radicali denunciano Alemanno alla Corte dei Conti

Manifesto abusivo in centro a Roma
PARTITI NON PAGANO I DIRITTI DI AFFISSIONE. 
Anziché utilizzare l’Avvocatura comunale per difendere la sua compromessa immagine, Alemanno farebbe bene a preparare la memoria difensiva di fronte alla Corte dei conti.
I manifesti di cui si discute, quelli del PD come del PDL, sono abusivi ed il Comune non fa nulla per recuperare gli introiti persi. Infatti, pur giacendo negli spazi delle “pubbliche affissioni”, sono privi del timbro di avvenuto pagamento dei diritti di affissione, pari a 4,35 euro a singolo spazio per 10 giorni.
In questi casi il Comune dovrebbe comminare le sanzioni e rimuovere i manifesti a spese dei committenti.
Invece, durante tutto l’anno gli spazi comunali sono sequestrati dall’arroganza di alcuni partiti che non pagano le tariffe nella certezza che il Campidoglio non chiederà conto delle centinaia di migliaia di euro di mancato introito per l’erario.
Per questo, abbiamo presentato alla Procura della Corte dei conti un esposto in cui chiediamo che vengano accertate responsabilità e recuperate le somme eluse.
Nel frattempo, i responsabili locali di PD e PDL che hanno riconosciuto la paternità dei manifesti si mettano in fila per pagare quanto avrebbero dovuto. A cominciare dall’On. Piso, che ha avuto la faccia tosta di rivendicare l’affissione abusiva come “legittima attività politica.”
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani, e Riccardo Magi, segretario di Radicali Roma

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