Malasanità, Farina Coscioni: ogni giorno è un bollettino di guerra

 

Subito approvazione proposta  di legge dei deputati radicali  per una nuova selezione della dirigenza sanitaria e in particolare dei direttori sanitari. Questo e’ il banco di prova, tra chi vuole una sanita’ al servizio del cittadino e una sanita’ pascolo di clientela e illeciti guadagni della partitocrazia
 
Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e copresidente dell’Associazione Luca Coscioni
 
Ogni giorno la cronaca ci “racconta” di una sconcertante quantità di episodi di mala-sanità, di cittadini che muoiono o vengono gravemente lesionati a causa di imperizie e negligenze di medici, di personale e di strutture sanitarie.
Ogni giorno, le cronache, anche giudiziarie e penali, non solo quelle giornalistiche, ci “raccontano” come la Sanità sia diventato il terreno di scorribanda e di caccia di politici e di partiti privi di scrupoli, che hanno trasformato luoghi di sofferenza e di cura in pascolo elettorale per le loro clientele e strutture di potere. E’ un vero e proprio bollettino di guerra.
Ho  presentato solo in questa settimana una decina di interrogazioni su casi di mala-sanità, volendo ancora credere che il ministro della Salute vorrà prima o poi corrispondere a questa mia funzione ispettiva.
A fronte di tutto ciò non possono che risultare stupefacenti le affermazioni di chi, come il presidente della Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato Cesare Cursi ritiene inutile istituire un garante contro gli errori nel mondo della Sanità, sostenendo che gli strumenti già ci sono e occorre farli funzionare. Se questi strumenti ci sono, non lo dica a noi, ma si attivi perché la maggioranza di cui fa parte, li faccia funzionare.
Quanto all’idea che occorre una nuova selezione della dirigenza sanitaria, e in particolare dei direttori generali, con nuovi criteri di qualità, ricordo solo che dal 29 aprile del 2008 c'è alla Camera depositata una proposta di legge di cui sono prima firmataria appunto riguardante la riforma delle procedure di selezione dei direttori generali delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere.
La verità è che non approvando integralmente la mia proposta di legge  si ha il timore di perdere quel terreno di caccia e di scorribanda, e di enormi guadagni che è la Sanità. Se non è così, lo si dimostri con i  fatti, che le parole lasciano il tempo che trovano. Questo è il banco di prova tra chi vuole una Sanità al servizio del cittadino e chi invece vuole una Sanità pascolo di clientela e illeciti guadagni per la partitocrazia.
 

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