Lombardia/ Federico (Radicali Italiani) e Besi: Il carcere fantasma da 9 mesi attende di conoscere il suo destino, agenti penitenziari e detenuti ne pagano le conseguenze.

I Radicali stanno promuovendo in Lombardia visite ispettive nelle carceri per monitorare le condizioni di vita dei detenuti e il rispetto della legalità.
Dichiarazione di Federico e Besi:
Il problema del sovraffollamento pur costituendo un ulteriore elemento di illegalità è meno drammatico che in passato: la capienza regolamentare corrisponde a 53 posti, quella massima tollerata è di 90, quella effettiva registrata oggi è di 107 detenuti, un valore tra i più bassi registrati negli ultimi 10 anni ma comunque doppio rispetto a quello regolamentare.
Il rapporto tra agenti effettivi e detenuti (60/107) è quindi oggi accettabile se raffrontato a quello degli altri Istituti di detenzione regionali e nazionali.
Il periodo che i detenuti possono trascorrere fuori dalle celle è in linea con gli standard indicati dal Comitato Europeo per la prevenzione della tortura (che prevedono un minimo di 8 ore al giorno) e buona è anche l’offerta di corsi di formazione offerti ai detenuti. Si segnala a tal proposito anche un qualificante corso di saldatura, al termine del quale i detenuti hanno realizzato la griglia di protezione della rampa interna delle scale.
Un dato estremamente negativo è invece quello relativo al numero di detenuti che lavorano all’interno del carcere (solo una decina) che dimostra come la rieducazione del detenuto prevista dal nostro ordinamento non è perseguita. Lo strumento principale a questo scopo, il lavoro, non è utilizzato. La vetusta struttura (risale al 1886) è il principale ostacolo all’opportunità lavorativa per il detenuto.
Come era lecito attendersi vista l’impossibilità di apportare ampliamenti o modifiche agli edifici, come rilevato in passato, gli spazi dedicati alla socialità sono insufficienti (e vengono utilizzati all’occorrenza anche per altri scopi, es. per i colloqui), anche se è da segnalare l’assegnazione e l’allestimento di un piccolissimo locale ad uso palestra.
Novità in chiaroscuro a livello sanitario: certamente positiva l’introduzione di una assistenza odontoiatrica nel carcere, apparentemente invece insufficiente la possibilità per i detenuti di accedere a cure specialistiche in tempi ragionevoli (fatta eccezione per quelle garantite ai detenuti tossicodipendenti e psichiatrici).
E’ stato consegnato al direttore della struttura un questionario predisposto dai Radicali del Gruppo Carceri e Giustizia di Milano
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