Continua l’emergenza per  le lunghe liste d’attesa nelle strutture ospedaliere della Regione Lazio. Per fare un esame bisogna aspettare anche dieci mesi e il ReCup, il centro di prenotazione sanitaria, ha a disposizione meno della metà  delle agende degli ospedali di Roma e del Lazio e nessuna delle strutture accreditate. Secondo quanto riportato ufficialmente e dichiarato dallo stesso dott. Maurizio Marotta, ci sono ancora strutture non pienamente inserite nel Recup, come ad esempio l’Umberto I, presente circa al 20%. Più del 50% sono le prestazioni  complessivamente erogate  dal servizio pubblico, una quantità  ben inferiore alle imposizioni impartite dall’Amministrazione regionale che aveva fissato già ai tempi della Giunta Storace, almeno il 70% delle prestazioni sanitarie erogabili fossero rese disponibili ai cittadini attraverso il servizio di prenotazione Recup. Annunci disattesi anche per le prestazioni erogate dalle strutture private che risultano accreditate, rappresentando oggi  oltre la metà dell’intero sistema dell’offerta ma che non concedono le proprie agende al sistema Recup.

Proprio per questi motivi, in qualità di membro della commissione sanità ho chiesto alla Presidente Mandarelli di convocare per un’audizione urgente il dott. Maurizio Marotta del Gruppo Darco, in quanto gestisce da anni il centro unico di prenotazioni sanitarie.