Dichiarazione di Maurizio Turco, deputato radicale:
“E’ semplicemente stupefacente quanto sta accadendo intorno alla questione della libertà religiosa. Quasi fosse una novità che la spietata concorrenza tra confessioni religiose induca le medesime o
qualche fedele o gruppi di fedeli ad ammazzare i concorrenti.
La storia è piena di cadaveri. E di ipocrisie.
La libertà religiosa è principio della giurisdizione civile. L’unico garante super partes della libertà religiosa è lo stato liberale, di diritto, democratico.
Oggi si dicono parole grosse, rivolte soprattutto alle istituzioni europee.
Noi lottiamo perché gli accordi tra l’Unione europea e i paesi terzi siano applicati alla lettera. In particolare l’articolo 2, quello che contiene la cosiddetta clausola democratica. La clausola inapplicata che dovrebbe garantire democrazia e rispetto dei diritti umani a fronte dei contributi economici finalizzati allo sviluppo dei paesi ademocratici e antidemocratici.
L’appello al Ministro degli Esteri è dunque volto a una ferma iniziativa per il pieno rispetto della libertà religiosa a tutela dei fedeli di e in tutto il mondo di qualsiasi confessione religiosa o nessuna attraverso l’applicazione ferma delle norme europee esistenti.
Una dura, durissima dichiarazione sulla cristianofobia sarebbe un mero atto di sottomissione e fedeltà alle gerarchie cattoliche di dubbio effetto sull’affermazione della libertà religiosa nel mondo, cioè per la libertà di chi in nome della libertà di “pensiero, coscienza e religione” la vita la rischia e la perde. Vittime cristiane la cui stragrande maggioranza delle vittime cristiane non fanno riferimento alla chiesa cattolica apostolica romana, quando va bene. Altrimenti l’avversano. Solo lo stato di diritto e la democrazia possono (e devono!) garantire la libertà di pensiero, coscienza e religione.”
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