Laos, manifestazione pacifica repressa. L'Italia e l'Europa non hanno nulla da dire?

Il Movimento Lao per i Diritti Umani, presieduto da Vanida Thephsouvanh, ha oggi diffuso, da Parigi, un comunicato stampa che riferisce di una manifestazione pacifica svoltasi ieri a Vientiane, capitale della Repubblica Democratica Popolare del Laos.
Più di 300 persone hanno manifestato pacificamente inneggiando al “rispetto dei diritti umani” e richiedendo “un sistema multipartitico” sono stati fermati ed arrestati dalla polizia segreta a Vientiane.
Secondo le informazioni ottenute e diffuse dal MLDH "diverse centinaia di persone"
sono state "arrestate simultaneamente in diverse parti del paese", all'alba di lunedì 2 novembre; "più di 100 persone al centro di Pakkading, nella Provincia Bolikhamsay, una ventina di persone al centro di Phon Hong, nella Provincia Vientiane, mentre marciavano verso la celebrazione annuale del That Luang (Vientiane), e più di 200 persone nella capitale, prima che potessero riunirsi per una manifestazione pacifica”.
Il Movimento Lao per i Diritti Umani, citando informazioni trasmesse all'interno della Repubblica Democratica Popolare del Laos, ha riferito che l’evento di ieri era stato organizzato per “una reale democrazia, per il rispetto dei diritti umani, per l'annullamento del trattato speciale di cooperazione Laos-Vietnam nel 1977, per la liberazione dei prigionieri politici e per l’introduzione di un sistema politico multipartitico”.
Mentre la maggior parte manifestanti fermati ed arrestati sono stati poi rilasciati, alcuni di loro risultano ancora in stato di detenzione; in particolare il MLDH segnala che Mrs Kingkèo (39), Mr Soubinh (35), Mr Souane (50 anni), Mr Sinpasong (43) e Mr Khamsone (36 anni) arrestati a Hong Phon, Mr. Nou (54) arrestato Pakkading, Miss Somchit (29), Mr Somkhit (28 anni) e Mr Sourigna (26) arrestati a Vientiane, sono tuttora detenuti e si comincia a nutrire forti preoccupazione per il destino di questi manifestanti.
Bruno Mellano, Presidente di Radicali Italiani, ha dichiarato:
Spero il nostro Governo voglia al più presto unirsi alle voci degli esuli laotiani ed ai radicali per chiedere, con urgenza, alle autorità del Laos di fornire spiegazioni per questi arresti e per sollecitare il rilascio di tutti i restanti detenuti, la cui unica azione “illegale” sembra essere stata una dimostrazione pacifica per la democrazia e per i diritti umani fondamentali.
E’ allarmante il fatto che la repressione cieca e violenta di pacifiche manifestazioni di piazza di verifichi solo mese dopo la ratifica – avvenuta il 29 settembre scorso da parte della RDP del Laos - della Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, che prevede precise garanzie per la popolazione compresa la libertà di culto, la libertà di associazione, libertà di parola e di stampa, così come il diritto dimostrare liberamente.
E’ ancor più allarmante la coincidenza temporale con la commemorazione del 10 ° anniversario del Movimento studentesco del 26 Ottobre 1999, i cui leader sono tuttora desaparecidos nelle carceri del regime laotiano.
 

© 2009 Radicali italiani. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.