L’ufficio elettorale della Lombardia non dichiara l’infondatezza del ricorso contro Formigoni e dichiara la propria incompetenza.
Cappato: Ricorreremo al Tar. Irresponsabile Formigoni nell’esporre la Lombardia al rischio di elezioni anticipate immediate.
L’ufficio regionale centrale presso la Corte d’Appello di Milano presieduto dal Dott. Domenico Bonaretti ha così deliberato sul ricorso presentato da Marco Cappato contro la candidatura di Roberto Formigoni alla carica di Presidente della Lombardia: “(…) Ritenuto che le attività demandate a questo ufficio non possono che essere quelle – e soltanto quelle – espressamente indicate dagli articoli di legge sopra ricordati e che tra esse non può farsi rientrare anche il complesso giudizio in ordine a cause di ineleggibilità (o anche di incandidabilità) ulteriori e diverse come quelle evidenziate dagli esponenti, specie quando la stessa legge evocata a sostegno, con disposizione fornita di un grado di compiutezza forse anche maggiore, attribuisce proprio ai consigli regionali la “competenza a decidere sulle cause di ineleggibilità dei propri componenti e del Presidente della Giunta eletto a suffragio universale diretto, fatta salva la competenza dell’autorità giudiziaria a decidere sui relativi ricorsi”, competenza quest’ultima, evidentemente autonoma, di natura giurisdizionale e circoscritta al contenzioso elettorale successivo ai risultati della consultazione popolare e che si aggiunge ai rimedi di natura politica già previsti dalla Costituzione; per questi motivi dichiara l’incompetenza dell’ufficio a provvedere sulla sollevata questione di ineleggibilità” (Milano 28 febbraio 2010).
Dichiarazione di Marco Cappato candidato a Presidente della Lista Bonino Pannella per la regione Lombardia
Siamo soddisfatti del fatto che l’ufficio centrale regionale non abbia riscontrato né fatto riferimento ad alcuna infondatezza del ricorso da noi presentato. Ci aspettavamo una dichiarazione di incompetenza da parte dell’ufficio. A questo punto certamente faremo ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale contro la candidatura di Formigoni che non potrà che essere esaminata dopo il voto. Accade dunque ciò che temevamo: la coalizione del Pdl e della Lega e lo stesso Formigoni si assumono la responsabilità di esporre la Regione Lombardia al rischio di far tornare al voto 10 milioni di cittadini lombardi a poche settimane dall’elezioni di fine marzo cioè quando il TAR dovesse pronunciare sulla candidabilità di Roberto Formigoni.
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