· Dichiarazione di Marco Perduca, co-vicepresidente del senato del Partito Radicale Nonviolento eletto Senatore nelle liste del Pd:
"E' registrare con soddisfazione la persistenza da parte del governo italiano a favore dell'ingresso della Turchia nell'Unione europea, ma occorre che tutte le questioni che a oggi ne hanno drammaticamente impedito la piena adesione vengano risolte in contemporanea. In occasione di un incontro col suo omologo greco cipriota, il Ministro Frattini, a proposito della ricerca di una soluzione per l'isola mediterranea ha affermato giustamente che il dialogo "non ha portato ancora a soluzioni definitive". Da parte sua il Ministro Kyprianou ha affermato che il suo paese vuole "una Turchia europea e non solo la Turchia nell'Unione europea". Chissà a cosa alludeva il Ministro Kyprianou, visto e considerato che la Repubblica di Cipro, indipendentemente dal colore del governo, non perde occasione per bloccare i finanziamenti della Commissione europea promessi ai turco ciprioti a mo' di riparazione per non aver mantenuto la parola data alla vigilia del voto sul piano Annan nel 2004. Occorre quindi sbloccare buona parte dei quei quasi 300 milioni di euro promessi per investimenti strutturali nella parte settentrionale di Cipro, ma occorre anche, in concordia con Turchia e il nuovo governo di Atene, arrivare a una calendarizzazione certa degli obiettivi da raggiungere entro la fine dell'anno.
I leader Christofias e Talat stanno facendo piccoli passi avanti, occorre che vi sia uno sforzo a livello internazionale perché i diritti dei turco-ciprioti vengano rispettati appieno e il piano preparato dalle Nazioni unite divenga riproponibile nella primavera dell'anno prossimo senza che una delle parti cambi le carte in tavola all'ultimo minuto”.
© 2009 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
SEGUICI
SU
FACEBOOK
Nota sui commenti: i commenti lasciati dagli utenti del sito non vengono ne' censurati ne' verificati in base al contenuto. I commenti con link non vengono pubblicati. Per i commenti si utilizza la piattaforma Diqsus che memorizza sui suoi server tutti i dati degli utenti, compreso l'indirizzo IP in caso di eventuali segnalazioni per abusi o violazioni di legge. Tutti possono lasciare commenti, quindi non c'e' alcuna verifica sull'appartenenza degli utenti al partito o al movimento Radicale.