- Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani
Mentre in Iran milioni di persone lottano per rivendicare il loro diritto individuale alla democrazia ed alla libertà d’espressione, la RAI continua a negare agli italiani, in maniera sempre più pervicace, quel servizio pubblico cui hanno diritto per legge e per il quale ogni anno pagano il canone.
È un fatto indiscusso che, in casi come questi, una informazione tempestiva ed approfondita dell’opinione pubblica può essere decisiva per mutare il corso delle cose e salvare migliaia di vite umane.
Ad esempio per modificare la posizione di Governi come quello italiano che, magari perché il nostro Paese è primo partner commerciale di Teheran in Europa, si limita a cianciare del diritto alla vita piuttosto che denunciare la violazione del diritto alla democrazia come diritto umano universale storicamente acquisito.
Ancora una volta, come accadde per il genocidio in Cecenia, le manifestazioni di massa a favore dei popoli mobilitati contro le tirannie del terzo millennio possono essere convocate solo da chi, come all’epoca il segretario dei DS Fassino, si ritrova poi rapito da altre priorità.
Questioni centrali del nostro tempo come l’ambiente, i diritti umani, la politica internazionale, le grandi sfide economiche e sociali poste dalla globalizzazione, sono la priorità informativa delle principali televisioni mondiali mentre in Italia sono totalmente assenti dai palinsesti della Rai.
Tutto ciò avviene, al solito, contro la legge, il Contratto di Servizio, le risoluzioni della Commissione parlamentare di vigilanza.
Occorre mobilitarsi il prima possibile affinché la Rai dedichi una attenzione costante a questi temi attraverso un vero e proprio “format” sui diritti umani che settimanalmente informi gli italiani sulle violazioni della legalità internazionale e dei diritti universali.
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