In risposta alle dichiarazioni del Ministero dell'Interno sull'importanza nella lotta al terrorismo dell'articolo 7 del Decreto Pisanu, è stata presentata oggi dall'On. Marco Beltrandi (Radicali/PD), d'intesa con l'Associazione Agorà Digitale, una interrogazione parlamentare per chiedere che i dati in possesso del Ministero siano resi pubblici.
La norma obbliga qualsiasi pubblico esercizio che voglia mettere a disposizione del pubblico un accesso Wi-Fi a richiedere una speciale licenza al questore e ad identificare i clienti tramite documento d'identità, conservandone una copia cartacea assieme ai dati di navigazione.
“Si tratta di un carico burocratico ed economico non richiesto neppure negli Stati Uniti e in Israele, paesi dove la lotta al terrorismo è un'assoluta priorità. Inoltre non esiste notizia di attività investigative in cui tale norma si sia dimostrata utile alla lotta al terrorismo, in netto contrasto con la posizione del Ministero dell'Interno che, rispondendo ad una recente interrogazione ha sottolineato l'importanza del decreto Pisanu per “contrastare il terrorismo sia nazionale che internazionale nonché il grave fenomeno della pedopornografia online.”
Pertanto chiediamo al Ministero che siano resi pubblici i dati in suo possesso per permettere al Parlamento e all'opinione pubblica di dibattere con consapevolezza la richiesta trasversale di abrogazione della norma o quantomeno il mancato rinnovo delle disposizioni in scadenza il 31 dicembre.”
Roma, 19 ottobre 2010
Dichiarazione di Marco Beltrandi, deputato radicale eletto nelle liste del Partito Democratico e Luca Nicotra, segretario dell'Associazione Agorà Digitale
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