Internet, Radicali. Abolizione Pisanu non basta. Su libertà di accesso svolta anche in politica estera.

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In attesa di verificare le iniziative concrete che devono seguire alle dichiarazioni del Governo Italiano sull'abolizione della legge Pisanu, ci aspettiamo che anche in politica estera l'Italia compia una svolta sulla libertà di accesso e sulla libertà dell'informazione su Internet. Si esprima immediatamente soddisfazione per la liberazione del blogger egiziano Abdel Kareem Nabil Suleiman e si appoggi la richiesta di Google che in questi giorni si è rivolta ai governi occidentali chiedendo di prendere posizione contro la proliferazione di strumenti di censura nel mondo.
Da una parte si tratta di un'occasione importante per iniziare a colmare il gap culturale che impedisce alle grandi imprese tecnologiche di fare innovazione nel nostro paese anche attraverso la libera circolazione della conoscenza. Dall'altra il Governo italiano ha la possibilità di fare leva sugli interessi economici delle nostre imprese, penalizzate da regolamentazioni troppo restrittive di paesi come Cina o Iran. Delle vere e proprie barriere doganali del ventunesimo secolo. Un'importante occasione per dare forza alla politica estera del nostro paese ultimamente sorda rispetto ai diritti umani e di libero accesso all'informazione.
Nel white paper pubblicato dal motore di ricerca di Mountain View si chiede che "la comunità internazionale prenda un'iniziativa volta ad assicurare la libera circolazione delle informazioni sulla Rete." Si fa riferimento a paesi come Cina, Vietnam, Iran e Turchia che hanno oscurato motori di ricerca, blogger e social network e che impongono restrizioni sempre più rigorose a Internet e al flusso libero di informazione sul web. "In meno di 10 anni più di 40 governi hanno introdotto restrizioni su larga scala alla libera circolazione delle informazioni su Internet" sostiene Google. Per un cambio di rotta, conclude il documento, sarebbe sufficiente chiedere il "rispetto degli obblighi internazionali previsti dal trattato istitutivo del'l Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), prevenendo la creazione di barriere commerciali create dalla regolamentazione in materia di informazione, e sviluppando nuove regole internazionali che forniscano una protezione rafforzata contro le barriere commerciali del ventunesimo secolo".
Dichiarazione di Matteo Mecacci, deputato radicale e Luca Nicotra, segretario dell'Associazione Agorà Digitale a seguito

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